“Qualcosa sta succedendo” afferma il premier Giuseppe Conte riferendosi all’andamento della curva epidemiologica nell’annunciare che, per la frenata dei contagi registrata ormai da qualche giorno, alcune regioni cambieranno colore. Resta però sempre alto, troppo alto, il numero delle vittime: 827 nelle ultime 24 ore. Il ‘caleidoscopio’ indotto dalla pandemia da Covid-19 segnala comunque delle variazioni importanti: Lombardia, Piemonte e Calabria lasceranno il rosso per passare all’arancione; Liguria e Sicilia migreranno dall’arancione al giallo. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone questi cambiamenti. L’ordinanza sarà in vigore da domenica 29 novembre.
Il governo coltiva la segreta speranza di vedere per Natale tutte le regioni attestarsi sul giallo ma è ancora troppo presto per allentare le restrizioni e l’attenzione è ora tutta concentrata sul dpcm atteso per il 4 dicembre che conterrà le nuove disposizioni per il Natale. “Mi aspetto un rt, un indice di trasmissibilità, che scenda a uno e che regioni rosse passino ad arancioni e poi gialle” aggiunge il premier confortato dalla diminuzione del numero dei contagi giornalieri (oggi 28.352 contro i 29.003 di ieri a fronte di 222.803 tamponi processati) e dal segno meno nei ricoveri in terapia intensiva (da 3.846 a 3.782, -64).
L’indice rt è sceso a 1.08 come media per tutte le regioni, anche se alcune registrano un valore ancora alto: 1,25. Il rapporto tra positività e tamponi è al 12,4%. Ma ci vuole prudenza perché ancora dieci regioni sono classificate a rischio alto. Le rimanenti sono nella categoria del rischio moderato, ma sette di queste, ammoniscono il Comitato tecnico-scientifico e l’Istituto superiore di Sanità, potrebbero passare a rischio elevato nel corso del prossimo mese.