La città di ghiaccio in Cina, uno spettacolo incantato che vince il Covid-19

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Cina Harbin
(foto account facebook anna frattini)

La fantastica città scavata nel ghiaccio è stata realizzata per il festival annuale della neve, che dal 1985 a oggi è arrivato alla sua 36esima edizione. In calendario fino al 25 febbraio

In Cina non si ferma lo spettacolo della neve. Ad Harbin, capoluogo della provincia dello Heilongjiang, in Manciuria, lo spettacolo continua nonostante i vicini nuovi focolai di Covid-19, che il governo cinese ha messo immediatamente sotto controllo. Il festival invernale del ghiaccio è un evento epocale per la città della Cina nord-orientale. Ha attirato milioni di viaggiatori da tutto il paese e dal mondo, fino all’anno scorso quando ancora non si conosceva l’esistenza del virus letale da Sars-Cov2. Quest’anno il festival – che si sta svolgendo come previsto – è stato salutato a fine 2020 come un segno del successo della Cina nel contenere e controllare il Coronavirus. Molte restrizioni infatti sono state revocate in tutto il paese già sotto Natale. Ciò ha permesso ai residenti di viaggiare liberamente all’interno dei confini della Cina e di non perdersi lo spettacolo della città di ghiaccio e i suoi quattro parchi a tema. Il festival è nato dalla tradizione delle lanterne di ghiaccio e neve che venivano riprodotte dai pescatori per illuminare le notti buie d’inverno, sotto la dinastia Qing nel 1600. Oggi le lanterne di ghiaccio vengono appese davanti alle porte o regalate ai bambini. Nel giro del parco, tra luci e colori, è possibile visitare le quattro zone di attrazione: il mondo del ghiaccio e della neve, l’isola del Sole, il parco delle lanterne di ghiaccio, la valle del fiume Songhua.

App di tracciamento

Ora, però, piccoli focolai nelle vicine città di Shenyang e Dalian hanno portato a un cambio di programma. Mentre il festival è ancora aperto e i visitatori possono acquistare i biglietti per passeggiare e vedere le opere d’arte di ghiaccio, gli eventi e le esibizioni sono stati cancellati. Tra questi una cerimonia di matrimonio di gruppo programmata per il 5 gennaio che è stata annullata, così come non sono stati celebrati i previsti festeggiamenti pirotecnici di Capodanno. A tutti i visitatori pertanto è stato richiesto di essere ancora più ligi nel mantenere le distanze sociali, la mascherina a copertura di naso e bocca anche all’aperto, di indicare la propria situazione sanitaria e di misurarsi la temperatura prima di entrare nel parco. In Cina tutti sono registrati a un’app (come l’italiana Immuni) dove vengono raccolti i propri sanitari con codici personali che verificano che il possessore dell’utenza telefonica collegata non abbia il Covid-19 e non sia in quarantena obbligatoria. L’app viene utilizzata anche per tracciare i contatti nel caso in cui qualcuno si ammali, e funziona.

Creazioni da favola

Il festival annuale di Harbin è il più famoso e più grande al mondo nel suo genere. Ospita alcune tra le più alte e spettacolari sculture in ghiaccio mai realizzate. Ogni anno nella città del ghiaccio vengono realizzate sculture che riproducono castelli, fontane, strade, palazzi e statue gigantesche, mentre i giochi di luce creano un’atmosfera incantata. Sembra di stare in un film della Disney o nel mondo fantastico de ‘La regina delle nevi’ di Andersen. Le gare di scultura attirano ogni anno centinaia di artisti del ghiaccio da tutto il mondo. I blocchi di ghiaccio utilizzati dagli artisti per le loro creazioni provengono dal fiume Songhua, dal quale solo l’anno scorso sono stati estratti 120mila metri cubi di ghiaccio. Ogni anno sono presenti novità creative per attirare sempre più pubblico e far parlare i media. Nonostante le restrizioni sociali anche nel 2021 sono state realizzate nuove sculture: un palazzo di cristallo e una bar di ghiaccio completamente funzionante di 220 metri quadrati, oltre a un modello in scala del primo aero cinese interamente costruito di neve e ghiaccio. Di solito il festival inizia a gennaio, ma le date di inizio e di fine sono variabili, dipendono infatti dalle condizioni climatiche. Le sculture possono rimanere in mostra anche fino alla primavera quando l’arrivo della bella stagione fa sciogliere la neve.

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