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sabato, 2 Dicembre 2023

L’evoluzione delle cure e dei vaccini contro il Covid-19

Tra le ultimissime notizie nel campo delle cure per il Covid l’autorizzazione di Aifa ai due anticorpi monoclonali già in commercio negli Stati Uniti. Conferenza Stato e Regioni decide di somministrare il vaccino AstraZeneca solo agli under 55. In lista anche insegnanti, forze dell’ordine e detenuti

Mentre l’Italia cerca di superare la crisi di governo, la situazione dei vaccini è in continuo mutamento. E questo è un bene perché Ema e Aifa – sollecitate dal Ministero della Salute – stanno valutando di continuo nuovi dati che arrivano giornalmente dalle aziende produttrici e dagli studi a livello globale. Mercoledì 3 febbraio Ema ha avviato l’esame sul vaccino Novavax. Intanto Aifa ha detto sì a due anticorpi monoclonali. Questi ultimi non sono vaccini, ma farmaci in grado di curare il Covid-19. Attualmente, dei tanti allo studio in tutto il mondo, sono solo due quelli in commercio e sono americani. Il cocktail, come è chiamato, di Regeneron e il farmaco di Eli Lilly.

Il primo è stato usato per curare il presidente Trump ed è stato autorizzato negli Stati Uniti alla fine di novembre 2020. La Regeneron Pharmaceuticals è un’azienda statunitense di biotecnologia e biofarmaceutica attiva nell’ambito della ricerca, che sviluppa e commercializza farmaci. I dati sul cocktail Regeneron dicono che il farmaco è in grado di ridurre la carica virale dei pazienti infetti in modo significativo, e in attesa della vaccinazione può diminuire il rischio di contrarre l’infezione del 50%. Bamlanivimab invece è l’anticorpo monoclonali utilizzato per il trattamento dei pazienti ad alto rischio ed è prodotto dall’azienda americana Eli Lilly. I nuovi dati pubblicati dall’azienda mostrano che il trattamento con gli anticorpi neutralizzanti di Lilly bamlanivimab (LY-CoV555) ed etesevimab (LY-CoV016) insieme hanno ridotto il rischio di ricoveri e morte per COVID-19 del 70%.

Novavax

L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha avviato l’esame sui dati risultati da studi preliminari di laboratorio e non clinici e su studi clinici sugli adulti del vaccino Novavax. Dati che sono in revisione continua e che l’azienda ha reso noti mentre ancora è allo studio la sicurezza del vaccino sulle persone, l’immunogenicità e l’efficacia contro il coronavirus. L’esame di Ema continuerà, così come gli studi di Novavax, finché non saranno disponibili dati sufficientemente sicuri per chiedere l’autorizzazione alla somministrazione e alla commercializzazione. Anche la Novavax è una società di biotecnologie americana e ad oggi il vaccino, che non è ancora in commercio, sarebbe efficace fino all’89,3%. L’azienda ha reso noto anche che presto incomincerà a sviluppare un altro vaccino per sconfiggere la variante sudafricana.

Intanto la situazione dei vaccini in Italia e nel mondo rimane fluida. Ultima novità è che in Conferenza Stato e Regioni si è deciso di iniziare a vaccinare con priorità insegnanti e operatori del settore scuola, le forze di polizia, i detenuti e il personale carcerario e gli under 55 utilizzando il vaccino AstraZeneca. Mentre Pfizer e Moderna saranno destinati agli over 80. Walter Ricciardi, professore ordinario d’Igiene e Medicina preventiva e consulente scientifico del Ministero della Salute per l’emergenza Covid ha spiegato che “gli Italiani non potranno scegliere quale fare, spetta ai medici e alla scienza indicare quello più adatto”.

Oriana Mariotti
Oriana Mariotti
Giornalista pubblicista dal 1997. Esperta di comunicazione a 360° ha partecipato alla nascita di Virgilio.it (Matrix), ex manager Gruppo Fiat e Gruppo L’Espresso. Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Roma LUMSA.

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