Vaccini contro le malattie infantili, il caso Repubblica Ceca. Corte europea conferma obbligatorietà

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vaccino malattie infantili
(foto da Pixabay e account Facebook Informazione libera)

Nell’anno dei vaccini contro il Covid-19 a cui tutti (quasi) anelano, arriva la prima sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo per le vaccinazioni infantili obbligatorie. In Repubblica Ceca alcune famiglie si erano rifiutate di vaccinare i figli

La Corte europea per i diritti dell’uomo ha sostenuto la Repubblica Ceca nella richiesta di vaccinazioni infantili prescolari obbligatorie. Il caso era stato portato davanti alla Corte, a cui aderiscono i 47 Paesi del Consiglio d’Europa, dopo che alcune famiglie erano state multate per essersi rifiutate di vaccinare i loro figli. Ai bimbi, di conseguenza, era stato rifiutato l’ingresso alle scuole materne. La Corte ha rilevato che la necessità di proteggere la salute pubblica è interesse comune superiore a qualsiasi interesse privato.

Routine

I casi erano legati a vaccinazioni infantili di routine. Ma il clamore della decisione è legato al fatto che sia stata portata all’attenzione pubblica nel mezzo delle polemiche sui vaccini anti Covid-19. Purtroppo si è visto che le vaccinazioni dei bambini sono diminuite drasticamente in epoca di pandemia. Uno su tutti, il morbillo. È tornato nuovamente a fare capolino, dopo essere stato tra le malattie infettive praticamente debellate proprio grazie ai vaccini. La sentenza della Corte è la prima sulla vaccinazione obbligatoria contro le malattie infantili. I giudici si sono espressi a larga maggioranza.

Asilo

Il tribunale ha affermato che “l’obiettivo deve essere che ogni bambino sia protetto contro malattie gravi, attraverso la vaccinazione o in virtù dell’immunità di gregge”. Secondo le norme ceche, i genitori sono legalmente obbligati a vaccinare i propri figli contro una serie di malattie infantili, a meno che ciò non sia possibile per motivi di salute. Tuttavia, i vaccini non possono essere somministrati con la forza e i bambini non vaccinati non possono essere legalmente esclusi dalla partecipazione in presenza una volta raggiunta l’età della scuola primaria. In uno dei cinque casi di esclusione prescolare esaminati dalla Corte europea, il tribunale ceco si era già espresso appoggiando la decisione della scuola di bloccare l’accesso all’asilo.

Morbillo

La Repubblica Ceca non è l’unico paese dell’UE con vaccinazioni infantili obbligatorie. In Italia Il decreto vaccini ha portato il numero di vaccinazioni obbligatorie nell’infanzia e nell’adolescenza da quattro a dieci. L’obiettivo è di contrastare il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, in atto dal 2013. Attualmente la copertura vaccinale media nel nostro Paese è al di sotto del 95%. Sono 15 i Paesi europei che non hanno l’obbligatorietà vaccinale: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito. Tra quelli che riconoscono i vaccini obbligatori, invece, si registrano differenze sui tipi di vaccini e sul loro numero.

Multa

In Francia le vaccinazioni obbligatorie sono 11. La vaccinazione anti polio è obbligatoria in 12 nazioni, quella per difterite e tetano in 11 e quella contro l’epatite B in 10. L’anno scorso in Germania è entrata in vigore una legge che impone a tutti i genitori di vaccinare i propri figli contro il morbillo, pena una multa anche molto salata. In Inghilterra si è parlato di cambiare la legge sulle vaccinazioni dopo il calo diffuso dei vaccini MMR (contro morbillo, parotite e rosolia) nell’anno scolastico 2018-2019. Poi a complicare tutto è arrivato il Covid-19…

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