19.9 C
Roma
giovedì, 28 Settembre 2023

Iran, gli ayatollah lanciano Hamdan. App per cuori solitari in chiave islamica

Si chiama Hamdan, in persiano “compagno, partner”, la nuova app che in Iran ha ottenuto il via libera degli ayatollah. Obiettivo far incontrare i cuori solitari della Repubblica islamica e favorire matrimoni duraturi e allietati da una prole numerosa. In Iran da tempo la società civile cerca sotto traccia la secolarizzazione. Così le autorità religiose sciite sono entrate in allarme per l’aumento dei divorzi e il calo della natalità.

Cyber-polizia

Le app di incontri sono popolari, ma semi-clandestine in Iran. D’ora in poi solo Hamdan sarà legale, parola del colonnello Ali Mohammad Rajabi, capo della cyber-polizia iraniana. A chiarire l’ortodossia dell’applicazione, ci pensa Komeil Khojasteh, capo di del Tebyan Cultural Institute, che fa parte di “Sazman-e Tablighat-e Eslami”, l’organizzazione di propaganda della Repubblica islamica. “I valori della famiglia islamica – spiega – sono minacciati dal ‘diavolo’ e dai nemici dell’Iran. L’app creerà famiglie sane”.

Gratis

Il servizio di incontri è gratuito e permette, soltanto celibi e nubili, di “cercare e scegliere il consorte”. Gli utenti dovranno preventivamente verificare la propria identità e sottoporsi a un test psicologico. Quando l’algoritmo farà scattare il ‘match’, si procederà con la presentazione delle rispettive famiglie. Sarà presente un “consulente” del servizio, che poi “accompagnerà” la coppia per i quattro anni successivi al matrimonio. La legge iraniana criminalizza le relazioni sessuali consensuali al di fuori del matrimonio.

Figli

A marzo, il Parlamento ha approvato una legge per la crescita della popolazione e il sostegno alle famiglie. Il governo offrirà incentivi finanziari al matrimonio e alle coppie con più di due figli. È attesa l’approvazione del Consiglio dei Guardiani della Costituzione, che vigila sulla compatibilità delle leggi con la Costituzione e con l’Islam. In ogni caso, le autorità hanno iniziato a limitare l’accesso all’aborto negli ospedali statali. Anche la vasectomia non vi è più praticata e i contraccettivi vengono offerti solo alle donne la cui salute potrebbe essere a rischio.

Khamenei

Lo stesso Ali Khamenei, la Guida Suprema, ha lanciato l’allarme per l’aumento dell’età media delle coppie che si uniscono in matrimonio e per il declino del tasso di natalità. In Iran più della metà della popolazione attualmente è sotto i 35 anni. Ma gli ayatollah temono che, senza azioni precise, entro trent’anni il Paese possa diventare uno tra quelli con la popolazione più anziana del mondo.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

Altro dall'autore

Articoli più letti