Gas, ci salva Putin. Gazprom conferma forniture attraverso l’Ucraina, prezzo cala

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Gas Gazprom Putin
(foto gazprom.com)

Crisi del prezzo del gas, interviene Putin. Gazprom conferma forniture attraverso l’Ucraina e prezzo cala. Negli ultimi mesi il prezzo del gas è salito alle stelle in Europa. Ciò ha addensato nubi funeste sulla ripresa post Covid e posto gravi minacce in vista della stagione invernale. “L’aumento del costo dell’energia e il suo peso sull’inflazione è uno degli elementi di incertezza più importanti che grava sulla ripresa”, ha detto oggi il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alle commissioni parlamentari sulla Nadef. Le esitazioni dell’Unione europea sul nuovo gasdotto Nord Stream 2, che salta l’Ucraina e trasporta direttamente il gas dalla Russia passando per la Germania, hanno determinato problemi di approvvigionamento e gli aumenti.

Ucraina

Ora Putin ha assicurato che Gazprom, l’azienda energetica russa parzialmente controllata dallo Stato, manterrà gli impegni per le forniture di gas attraverso l’Ucraina. Gli Stati Uniti in prima fila si sono opposti al progetto che avvicina Mosca e Berlino e riduce la dipendenza europea dalle condotte in Ucraina, paese nell’orbita di Washington. Il presidente russo, riferisce l’agenzia Tass, ha precisato: “È necessario rispettare pienamente gli obblighi contrattuali, consegnando il nostro gas attraverso il territorio dell’Ucraina”. Un gesto di apertura, nonostante il perdurare della crisi tra Mosca e Kiev e le collegate misure anti-Russia scattate in era Trump e confermate dal segretario di Stato di Biden, Blinken.

Affidabile

Per la Russia, ma in definitiva anche per l’Europa, Nord Stream sarebbe molto più vantaggioso. Putin si è mostrato aperto, non ha voluto calcare la mano: “In primo luogo, non vogliamo mettere nessuno in una posizione difficile, compresa l’Ucraina, nonostante tutti gli aspetti legati alle relazioni russo-ucraine di oggi. In secondo luogo, non dobbiamo minare la credibilità di Gazprom come partner assolutamente affidabile”. Il capo del Cremlino ha chiesto direttamente al ministro dell’Energia, Nikolai Shulginov, di prendere il controllo della situazione.

CO2

In teoria per Gazprom sarebbe addirittura più redditizio pagare una multa all’Ucraina per il taglio dei vecchi contratti. Nel nuovo gasdotto Nord Stream c’è più pressione e meno emissioni di CO2 in atmosfera. Con costi inferiori per circa 3 miliardi all’anno. In Europa, ha detto la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson: “Gli stock di riserve sono circa il 75% al di sotto della media di 10 anni”, ma “possono coprire il fabbisogno della stagione invernale. Questo shock non va sottovalutato. Fa male ai cittadini, soprattutto alle famiglie più vulnerabili, indebolisce la concorrenzialità e fa aumentare la pressione inflazionistica. Se non si fa nulla si rischia di compromettere la ripresa della Ue”.

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