
Non c’è dubbio che Berlusconi sia il politico che ha più improntato l’Italia degli ultimi decenni, Anche se poi a guardare il governo ne ha fatto che un pochino meno di Prodi. Ma l’era del dopo Tangentopoli sarà sempre intestata a lui. Con suoi successi,i suoi interminabili processi, addirittura la sua estromissione dal Paramento,. Che sia un uomo discusso e divisivo e’ indubbio. Però l’uomo dotato di grande tenacia ed altrettanta autostima, oltre che di indubbie capacità politica, ne ha pensato un’altra, per concludere alla grande. Il suo piano, per un certo verso e’ semplice, per un altro molto complicato, fare il presidente della Repubblica per due anni e poi cedere lo scettro a Draghi, quando avrà completato la sua opera a palazzo Chigi. Il Cav punta a rastrellare i voti tra i peones che temono il voto anticipato. Ed ovviamente ha bisogno del supporto di Renzi, che sta portando aV anti il progetto di Italia Viva per il nuovo centro che guarda a destra, prossime tappe propio il Colle e le politiche del 2023. Addirittura Renzi potrebbe ricandidarsi a palazzo Chigi con una uova maggioranza. E forse gli ultimi attacchi nei suoi confronti non sono del tutto casuali. Le parole del Cav ad una cena Arcore non sono certo frutto del caso: “Mario al governo fino al 2023, poi avrà ancora un ruolo importante”. Che non potrebbe essere altro che quello di presidente della Repubblica. Berlusconi però pone dei paletti:”Bisognerà dialogare con tutti. Di certo occorrerà fare le opportune verifiche, la mia storia personale non permette passaggi a vuoto. I numeri andranno controllati con la massima attenzione”. Berlusconi ci crede davvero, passare due anni con i Corazzieri lo riterrebbe il meritato premio per il suo Cursus honorum.