
Quello dei peones, che per il Colle potrebbero non seguire l’indicazione del leader, e’ un falso problema. I franchi tiratori, così detti, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Ma anche loro ubbidiscono a certe direttive. Aspettarsi che la pancia del Parlamento sia completamente balcanizzata, e che ciascuno vada in ordine sparso è non capire la politica. Oppure cercare di volgerla a proprio favore . Che per una volta anche i peones conteranno a voto segreto, e’ anche vero, ma alla fine prevarrà l’effetto pecora. Ovvero i disorientati finiranno per seguire il proprio gregge, nè potrebbero fare altrimenti. Infatti la speranza di essere magari rieletti è l’ultima a morire. E poi senza una articolata strategia dove potrebbero approdare? E le strategie ed i giochi nel Palazzo si conoscono bene. Come i franchi tiratori che con precisi calcoli vengono quasi tutti individuati dai rispettivi gruppi. C’è chi mette in giro la vulgata di un Paramento non controllabile, ma non è proprio così. La massima grillina “uno vale uno” è vera, ma i vincoli di appartenenza rimangono. Il dato vero e’ che i partiti senza nascondersi dietro ai presunti franchi tiratori, sempre presenti ma limitati, dovrebbero adottare un metodo per la elezione del nuovo capo dello Stato. Visto che ne’ centrosinistra, nè centrodestra hanno i numeri. Il resto sono solo chiacchiere. Se poi la politica vuole un capo dello Stato alla prima votazione, senza aspettare innumerevoli scrutini, le soluzioni sono solo due, o Draghi oppure un bis di Mattarella, che se invitato da tutti, potrebbe pagare l’affitto a vuoto al Salario per i prossimi due anni.