Appuntamento domani mattina alle 11 a Montecitorio per la terza votazione per la elezione del nuovo capo dello Stato. La partita entra nel vivo, anche se per domani non è previsto la fumata bianca. Il centrodestra ha scelto il petalo della sua rosa da votare, sarà Carlo Nordio, il candidato voluto dalla Meloni. E’ ancora previsto il quorum dei due terzi che si abbasserà, la maggioranza semplice e’ di 505 voti, solo a partire dalla quarta votazione che si terrà giovedì.
Quindi si tratterà solo di un sorta di prova generale con il centrosinistra che invece deporrà nell’urna ancora le schede bianche. Dopo la votazione dovrebbe svolgersi una riunione comune tra tutte le forze politiche
Letta ha proposto la riunione dopo il vertice di centrosinistra. “Chiudiamoci in conclave a pane e acqua e buttiamo la chiave fino a che non troveremo un accordo”.
La parola conclave (clausi cum clave) risale alle elezione papale del 1268, tenutasi a Viterbo dopo la morte di Clemente IV. Fu la più lunga nella storia della Chiesa e si concluse con l’elezione di Gregorio X. L’inusitata lunghezza di questa elezione, la sede vacante duro’ ben 1006 giorni fu dovuta alla contrapposizione tra i cardinali. Ciò porto’ il popolo viterbese, esasperato, a segregare inizialmente i cardinali all’interno del palazzo dei Papi. Quindi a ridurre drasticamente il loro vitto, ed infine addirittura a scoperchiare il tetto del palazzo..