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lunedì, 4 Dicembre 2023

Verso “economia di guerra”. Macron, Europa destabilizzata sul piano alimentare. Da Biden misure anti-inflazione

L’Europa e l’Africa “saranno molto profondamente destabilizzate a livello alimentare” nei prossimi 12-18 mesi a causa della guerra in Ucraina. Emmanuel Macron, al termine del vertice UE di Versailles, lancia l’allarme. L’assalto russo contro Kiev ha prodotto una crisi a livello planetario e ormai sembra si proceda verso un'”economia di guerra”. Nulla può essere più escluso. Biden si è mosso subito, l’Europa per ora “pone le basi”.

Compromesso

Come sempre nella UE, dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, “bisogna trovare un compromesso”. E conferma, per il momento questo Consiglio ‘informale’ “ha predisposto una base molto buona per la discussione che avverrà al prossimo Consiglio formale”. In soldoni: campa cavallo. L’Europa si muove a passo di lumaca. Forse per vedere qualcosa ci vorranno sei mesi e intanto i prezzi esplodono. Gas, benzina, ma anche i prezzi dei prodotti alimentari di base volano alle stelle. Macron avverte: “Dobbiamo rivalutare le nostre strategie di produzione per difendere la nostra sovranità alimentare”.

Cereali

L’Europa “è già destabilizzata dalla guerra” e in termini di cibo “lo sarà ancora di più tra 12-18 mesi a causa di ciò che non può essere seminato in questo momento in Ucraina. Grano, mais, cereali in generale… Ucraina e Russia sono due mercati molto importanti” per la gran parte dei prodotti di base consumati nell’UE. Uno scenario davvero preoccupante. Sull’altra sponda dell’Atlantico il presidente Joe Biden non ha perso tempo. “Sto facendo pressioni sul Congresso, affinché approvi il mio piano per ridurre il costo di beni essenziali, come farmaci da prescrizione ed energia”.

Prezzi

Il presidente USA aggiunge: “Stiamo spingendo per investimenti in modo da poter produrre di più in America, rafforzare le nostre catene di approvvigionamento e spostare le merci sul mercato a costi inferiori. Ho un piano per combattere l’inflazione: riduci i costi, non i salari. Produci più automobili e semiconduttori in America. Più infrastrutture e innovazione in America. Invece di affidarci a catene di approvvigionamento estere, facciamolo in America”. I mercati, rimarca Biden, “hanno reagito alle azioni aggressive di Putin. Troppe famiglie stanno lottando per stare al passo con i conti. L’inflazione li sta derubando, ecco perché la mia priorità assoluta è tenere i prezzi sotto controllo”. Gli Stati Uniti, e la storia lo dimostra, possono farcela. Resta da vedere che sorte toccherà all’Europa.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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