Dai cani ai gatti a ogni tipo di animale da compagnia compreso il cavallo, la clonazione ha fatto molta strada da quando la pecora Dolly ha mosso i suoi primi passi su questo pianeta. Dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, sono diverse le cliniche specializzate in clonazione di animali da compagnia. La ViaGen Pets, con sede a Cedar Park, in Texas, ad esempio è un’azienda che offre servizi di clonazione di animali domestici e il suo slogan dichiara che è la leader mondiale del settore. La ViaGen Pets è stata lanciata nel 2016 e tra i suoi servizi, oltre alla clonazione, c’è anche la conservazione del DNA della bestiolina in questione. Perché la clonazione di oggi è identica a quella della pecora Dolly.
Dolly
Ma partiamo dalla pecora Dolly. Il 5 luglio 1996 è nata una pecora che avrebbe continuato a fornire agli scienziati un nuovo modo di aiutare le specie in via di estinzione e cambiare la scienza medica in modi che all’epoca erano appena concepibili. Dolly non era una pecora normale. Il suo stesso ingresso nel mondo è stato rivoluzionario: è stata clonata utilizzando cellule prelevate dalla ghiandola mammaria di un’altra pecora come parte di un esperimento condotto dal Roslin Institute a Midlothian, in Scozia. L’hanno chiamata Dolly in onore della cantante Dolly Parton. Un esperimento che si tentava dagli anni ’50 quando il biologo britannico John Gurdon trovò un modo per clonare le rane artigliate africane. Nonostante molti tentativi, ripetere l’impresa nei mammiferi più grandi si era rivelato un compito quasi impossibile.
DNA
E come molte scoperte scientifiche, l’esperimento che ha prodotto Dolly è stato un colpo di fortuna. Gli scienziati del Roslin Institute avevano tentato di clonare una pecora utilizzando un complesso processo chiamato trasferimento nucleare. Usando l’elettricità, hanno trasferito il nucleo della cellula della ghiandola mammaria in un uovo da una seconda pecora. Questo ovulo ora conteneva tutto il DNA della madre di Dolly ed è cresciuto e si è sviluppato in un embrione in laboratorio. Ma nessuno all’epoca pensava che il DNA di una cellula adulta potesse dare origine a un nuovo embrione. L’intero esperimento doveva essere un test per la tecnologia, prima che il team del Roslin Institute lo conducesse utilizzando cellule embrionali. “La clonazione della pecora Dolly ha mostrato al mondo che era possibile essenzialmente riprogrammare tutto il DNA nel nucleo di una cellula adulta, quindi ha ricominciato a comportarsi come una cellula embrionale, dando origine a un nuovo animale”, ha dichiarato Robin Lovell- Badge, che dirige il Laboratorio di biologia delle cellule staminali e genetica dello sviluppo presso il Francis Crick Institute di Londra.
Chai e Bella
Alla ViaGen Pets sembrano essere davvero professionali. Lo dimostrano i video e le storie pubblicate sul loro sito, tutte dedicate alla memoria e alla rinascita degli amati amici dai quali i proprietari non hanno voluto dividersi. E per farli clonare tutti loro hanno speso una quantità notevole di soldi. Dal momento che 85mila dollari costa clonare il cavallo, 50mila dollari il cane, 25mila il gatto e 1.600 conservare i geni del proprio animale. Quando Kelly Anderson ha perso il suo amato gatto per via di uno strano incidente nel 2017 si è ricordata che aveva sentito parlare della ViaGen Pets da una vicina di casa. E così, prima che il corpo dell’animale si raffreddasse, Kelly aveva già contattato la ViaGen e il piccolo Chai è stato trasportato verso il suo nuovo destino. Con una spesa di circa 25mila dollari e cinque anni dopo l’accaduto, Kelly ha ottenuto una copia esatta di Chai. Si chiama Bella ed è quasi identica al suo predecessore, compresi gli occhi blu e il mantello bianco e soffice.
Contro
Anche animali di personaggi famosi hanno ricevuto un ottimo trattamento di clonazione dalla ViaGen Pets. Nel 2018 la cantante Barbra Streisand si è rivolta alla stessa agenzia per clonare due cuccioli del suo barboncino Samantha. Di recente a New York un poliziotto in pensione ha deciso di dedicare parte dei suoi risparmi alla clonazione del suo cagnolino morto di cancro. La ViaGen ha accontentato anche lui. Ma non è tutto oro quel che luccica. Le associazioni per la cura degli animali hanno espresso preoccupazione per l’aumento frenetico di richieste di clonazione di animali domestici negli ultimi anni. Questo perché gli animali clonati sono più inclini ad ammalarsi dei loro predecessori e la percentuale di successo del processo di clonazione attualmente è solo del 20%. Anche la pecora Dolly ha fatto fatica a venire al mondo. Gli scienziati all’epoca ci riuscirono solo dopo 277 tentativi falliti.