Coltivare insalata sul suolo della Luna. L’impresa ‘spaziale’ degli scienziati della Università della Florida

0
Luna
(foto da ufl.edu)

Gli scienziati della University of Florida entrano nella storia: per primi hanno coltivato vegetali su suolo lunare. Hanno utilizzato solo pochi grammi di terreno della Luna per coltivare piantine di Arabidopsis, il più noto crescione. L’insalatina dal caratteristico sapore acidulo e piccante. Il minuscolo orto lunare aiuterà a esplorare la strada verso la vita dell’uomo sul satellite della Terra.

Artemis

La scoperta avrà un impatto inevitabile sull’esplorazione umana dello spazio. A lungo termine potrà essere una delle chiavi del successo della missione Artemis della NASA. Il programma in collaborazione tra l’Agenzia spaziale USA e aziende commerciali, come SpaceX di Elon Musk. Obiettivo far sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna probabilmente entro il 2024. Un primo passo verso l’obiettivo di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, ma anche di gettare le basi per costruire un’economia ‘lunare’ e poi di mandare gli umani su Marte.

Arabidopsis

Gli scienziati della Università della Florida hanno dimostrato che la vita può emergere dalla regolite lunare. Un insieme eterogeneo di sedimenti, polvere e frammenti di materiale che compongono lo strato più esterno della superficie del satellite. Il professor Rob Ferl, coautore dello studio, pubblicato sulla rivista “Communications Biology” del gruppo editoriale Nature, ha affermato che la ricerca potrebbe aiutare gli astronauti a coltivare il proprio cibo e ridurre la necessità di frequenti rifornimenti dalla Terra. I ricercatori hanno piantato semi di Arabidopsis i provette con circa un grammo ciascuna di suolo lunare, raccolto circa 50 anni fa nelle tre missioni Apollo, la 11 e la 12 del 1969 e la 17 del 1972. Hanno aggiunto acqua, sostanze nutritive e hanno esposto i contenitori alla luce. In parallelo hanno anche piantato per controllo un secondo gruppo di semi nella cenere vulcanica, sostanza simile al suolo lunare.

48 ore

Dopo meno di 48 ore hanno potuto verificare la crescita di piantine in entrambi i gruppi. Quelle coltivate nella regolite lunare sembravano però rachitiche rispetto alle altre. Insomma, la crescita delle piantine sul suolo lunare è impegnativa. Sono lente a svilupparsi e molte mostrano grave stress. La regolite lunare non è un substrato benigno e l’interazione con le piante dovrà essere ulteriormente chiarita, prima di giungere a un uso efficiente per il supporto vitale alle stazioni lunari.

Agricoltura

Ferl offre un’immagine precisa: “Quando gli umani si muovono come civiltà” verso una nuova colonizzazione, “portano sempre con loro l’agricoltura”. La ricerca potrà avere ricadute che vanno oltre il dato della sicurezza alimentare nello spazio. Si potranno sviluppare tecnologie per aiutare gli astronauti a purificare l’aria, rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera e produrre acqua pulita.

Exit mobile version