Giorgia Meloni è pronta ad ascoltare, “sempre con grande attenzione”, le parole di Papa Francesco, che “sono un perenne monito alla saggezza e alla carità”. Intanto le navi delle Ong fanno la fila al largo della Sicilia cariche di naufraghi salvati nel Mediterraneo centrale. Quelle che sono già attraccate devono effettuare uno sbarco ‘selettivo’ dei migranti. A terra scendono soltanto minori, donne e fragili.
Ricorso
Gli altri dovrebbero riprendere il largo a bordo della nave salvatrice. Il capitano della “Humanity 1” non ci sta e annuncia il ricorso alle vie legali contro il decreto anti-sbarchi firmato dai ministri Piantedosi, Crosetto e Salvini. Un passo sulla situazione delle navi verrà fatto davanti al TAR del Lazio e un procedimento per garantire il diritto alla richiesta di asilo sarà avviato presso il tribunale civile di Catania. Quelli della ONG, SOS Humanity, non hanno dubbi: la posizione del governo italiano “viola il diritto internazionale e nazionale”. Sembra che a sbrogliare una matassa quanto mai intricata dovrà ancora una volta essere la magistratura.
Europa
Meloni coglie il messaggio delle parole pronunciate dal pontefice in cui si dice sì, “la vita va salvata in mare”, ma poi aggiunge: “Ci vuole la responsabilità europea”. “Vogliamo ringraziare sentitamente” il Santo Padre . afferma in una mora ufficiale il presidente del Consiglio – “per il suo incoraggiamento e soprattutto per il suo invito alla concordia nazionale e internazionale. Le grandi sfide che abbiamo davanti non si possono vincere se non unendo gli sforzi di tutti gli uomini e le donne di buona volontà”. Molto netto il tweet di ringraziamento rivolto all’esecutivo italiano, che giunge dal premier ungherese, Viktor Orban. “Finalmente! Dobbiamo un grande ringraziamento a Giorgia Meloni e al nuovo governo italiano – è il messaggio da Budapest – per aver protetto i confini dell’Europa”.