Lombardia e Lazio: in tutte e due le regioni stravince il centrodestra dopo un test elettorale caratterizzato dal crollo dell’affluenza bloccata su uno striminzito 40%. Mai così pochi alle urne. Un test, questo il commento di Giorgia Meloni, che “consolida la maggioranza e rafforza il governo” atteso alla prima prova appena doppiata la boa dei primi 100 giorni.
“Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo” ha detto la premier.
L’astensionismo ha colpito però pesantemente il voto regionale, lo si temeva ma i dati sulla partecipazione hanno confermato i peggiori timori: si sono recati alle urne infatti solo cinque milioni di cittadini sui dodici con diritto di voto (il 41% in Lombardia, il 37% nel Lazio, Roma ‘maglia nera’ con il 33%).
Sul piano politico Fratelli d’Italia si è confermato ovunque come primo partito. Il Pd ha perso il Lazio ma complessivamente ha tenuto e, per dirla con il segretario dimissionario Enrico Letta, “ha respinto l’Opa ostile sui dem lanciata da Conte e Terzo polo”. Crollo dei Cinquestelle, Calenda ha riconosciuto che per Azione e Italia Viva non c’è stata partita.
La vittoria in Lombardia con Attilio Fontana (55%) ricandidato dalla Lega è stata una conferma per il centrodestra. Nella regione Fratelli d’Italia ha ribadito la sua posizione di primo partito della coalizione confermando il risultato delle politiche ma il Carroccio non è crollato come qualcuno immaginava e quindi Salvini almeno per il momento può dormire sonni tranquilli. Nei voti di lista anche il Pd ha tenuto pur pagando le incertezze del suo elettorato sul segretario che non c’è e sul balletto delle alleanze, diverse tra Lombardia e Lazio. Irrilevante il contributo dei Cinquestelle all’alleanza con i dem. Male anche la Moratti, Terzo polo, ferma al 10% e fuori dal consiglio regionale. Fontana ha staccato di 20 punti il dem Majorino al 33%.
Nel Lazio la vittoria di Francesco Rocca (FdI) che diventa presidente con il 50% battendo il dem D’Amato, alleato con il Terzo Polo e fermo al 32%, ha sancito invece un passaggio di consegne dopo dieci anni di governo del centrosinistra.