
La baraccopoli di Dharavi tra le più grandi al mondo – resa famosa dal film “The Millionaire” del 2008 – sta tornando a una vita semi normale, dopo aver (quasi) sconfitto il virus con la prevenzione. A dimostrazione che la difesa migliore dalla pandemia sono i nostri comportamenti sociali
Dharavi è una baraccopoli a Mumbai in India. È considerata una degli slum più grandi al mondo, il maggiore dell’Asia. Copre un’area di 1.7 km², con una popolazione stimata fra 600 mila e 1 milione di abitanti e una densità di oltre dieci volte quella di Manhattan. Dharavi è riuscita a contenere la pandemia da Covid-19 contro ogni previsione. Nell’insediamento umano più densamente popolato sulla Terra, quella che ad aprile e maggio sembrava un’epidemia fuori controllo, a fine settembre si registravano 1,3 casi al giorno per ogni 100 mila residenti. A fare la differenza è stata una risposta aggressiva da parte dei funzionari locali e la partecipazione attiva dei residenti. Il successo ha reso Dharavi un modello di comportamento, i cui metodi sono stati studiati dagli epidemiologi e hanno ricevuto le lodi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Una situazione in netto contrasto con il disastro che si sta verificando nel resto dell’India. Il subcontinente ha registrato più di 6,5 milioni di contagi e oltre 103 mila morti.
Alveare
Ma se le restrizioni sociali, igieniche e il fermo lavorativo hanno funzionato, la gente deve fare i conti con la catastrofe economica. Prima del Coronavirus l’impianto di riciclaggio di Khwaja Qureshi era un alveare operoso, un’industria vera e propria. Cinque operai erano lì 12 ore al giorno, sette giorni alla settimana, a scaricare in un tritatutto bottiglie d’acqua schiacciate, involucri di televisori e cestini per il pranzo scartati. Il risultante mix di plastica veniva poi raccolto in sacchi di iuta per la vendita ai produttori. Ma durante i mesi di pandemia il trituratore è rimasto in silenzio e gli operai se ne sono andati, si sono rifugiati nei loro villaggi nel nord dell’India. Il loro posto lo ha preso una famiglia di gatti, sfamati e coccolati dai bambini del vicinato.
Sfida
La sfida a Dharavi ora è recuperare la vitalità economica in sicurezza, sconfiggendo il Covid-19 e quindi la povertà. Il vero labirinto di baracche, tende cerate e officine costruite fuori di ogni norma è servito tradizionalmente da motore per tutta Mumbai. Un frenetico crocevia di scambi e micro-imprenditorialità nel cuore della capitale finanziaria indiana. Prima della pandemia, generava più di 1 miliardo di dollari all’anno di attività, fornendo materiali di base per le industrie, dalla ceramica alla concia delle pelli, dalle materie plastiche al commercio di indumenti. Così Dharavi poteva anche diventare un ascensore sociale, consentendo ai più poveri di iniziare la lunga scalata verso una maggiore prosperità.
(foto account facebook AMVAF)