Monopattini, è boom. Ma a Bologna ci scappa il primo morto

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(foto Marco Verch su flickr.com)

La new entry della mobilità urbana post-Coronavirus, il monopattino elettrico, fa la sua prima vittima. Una tragedia putroppo scontata vista la disinvoltura con cui vengono pilotati al di fuori di ogni regola di circolazione questi agili, probabilmente ecologici, ma sicuramente pericolosissimi mezzi di trasporto. All’Ospedale Maggiore di Bologna è deceduto il 60enne coinvolto giovedì mattina in un incidente tra i suo monopattino e un’utilitaria. Lo scontro si è verificato a Budrio, all’altezza di una rotatoria su una strada extraurbana a scorrimento veloce.

Polizia locale Nello stesso giorno in cui la Polizia locale Milano annuncia di aver dotato alcuni suoi agenti del nuovo mezzo per controlli nel centro storico, tocca al primo cittadino di Budrio – secondo quanto riporta l’Ansa – chiedere chiarezza: “Serve al più presto una regolamentazione chiara – afferma Maurizio Mazzanti -, capire quali strade o quali percorsi siano adatti, per tutelare la sicurezza di chi sceglie di spostarsi con questi mezzi di ultima generazione e di chi usa la bici o l’auto”. Accanto ai monopattini ormai diffusi nelle metropoli e affittati da società di e-scooter sharing, sono vari i mezzi elettrici che si affacciano sulle nostre strade, tutti abbastanza veloci (fino a oltre 20km/h di punta massima e con quarantina di km di autonomia): l’hoverboard, la tavola biciclica; il segway, la pedana con manubrio e ruote parallele; e il monowheel, a una ruota da guidare in equilibrio.

Mobilità La pandemia ha creato la necessità nelle grandi città di trovare soluzioni alternative ai mezzi pubblici, ritenuti luoghi di possibile contagio, per cui il governo ha varato un bonus mobilità, dotato di un fondo da 190 milioni di euro, per l’acquisto veicoli ecologici dalla e-bike, la bicicletta a pedalata assistita normalmente utilizzata con il caschetto protettivo, fino appunto al monopattino. La mobilità eco-sostenibile è anche favorita dalle norme sempre più restrittive in tema di emissioni nocive e di lotta all’inquinamento.

Codice Rispondendo a una interrogazione al Senato, il ministro dell’Ambiente, il grillino Sergio Costa, ha annunciato nuove risorse per le piste ciclabili e per le ciclovie e l’impegno del ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, alla “modifica del Codice della strada, per consentire una maggiore sicurezza”.

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