
Probabilmente il centrodestra non esiste più, così come del resto il centrosinistra (visto che e’ quasi evaporata l’esperienza grillina). Dopo il primo turno delle elezioni amministrative il centrodestra ha fatto ammenda dei suoi errori, a partire da Salvini, ma poi tutto procede uguale o anche peggio. Con una disfatta al primo turno che comunque era preannunciata a parte i soliti voluti svarioni. Salvini si oppone alla legge delega sul fisco temendo, a ragione, nuove tasse, mobilita una sorta di crisetta. Poi rientra, ma il dado era stato lanciato. E che fa Berlusconi, il giorno dopo, telefona a Draghi, e gli dice di essere d’accordo sulla riforma fiscale, che comunque aumenterà le tasse. Ora il centrodestra e’ più diviso che mai, con il Cavaliere, che pensa di potere puntare sul Quirinale. Cosa impensabile anche in condizioni migliori per il centrodestra. Se ne riparlerà dopo i ballottaggi, dove Gualtieri vincerà a Roma con almeno il 56%, cioè la maggioranza che ha votato Sala a Milano.