
Il presidente russo, Vladimir Putin, “ha commesso un grosso errore strategico quando ha invaso l’Ucraina. Voleva meno NATO, ma ha ottenuto esattamente l’opposto: ha più NATO”. Il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, ha presentato a Bruxelles il rapporto annuale per il 2022, l’anno dell’invasione russa dell’Ucraina. Mosca, ha sottolineato Stoltenberg, “pensava di poter rompere l’unità della NATO, ma gli alleati sono forti e uniti e forniscono un sostegno senza precedenti all’Ucraina”.
Confine
Precisa la scelta dell’invio di aiuti, armi, munizioni e dell’addestramento dei soldati ucraini. “La cosa più importante è che la Finlandia e la Svezia diventino rapidamente membri a pieno titolo della NATO”, superando le obiezioni della Turchia. Con l’adesione della Finlandia raddoppieranno i chilometri di confine della NATO con la Russia. Per Stoltenberg la proposta di pace avanzata dalla Cina per l’Ucraina, “include alcuni aspetti ed elementi positivi”, a partire dal tema dell’integrità territoriale. Tuttavia, al momento “un cessate il fuoco o qualsiasi soluzione che non rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina è solo un modo per garantire alla Russia di riorganizzarsi per poi riattaccare”.
Sicurezza
In ogni caso “anche se la guerra in Ucraina finisse domani, lo scenario complessivo della sicurezza è cambiato a lungo termine”. La Russia, secondo Stoltenberg, si identifica “come la minaccia più significativa alla nostra sicurezza. C’è poi la continua minaccia del terrorismo” e anche dalla Cina viene una “sfida ai nostri interessi, sicurezza e valori”. Stoltenberg rimarca: “Il mondo di oggi è pericoloso. Dobbiamo guidare la nostra Alleanza in un’era di competizione strategica. Gli anni a venire saranno impegnativi e la spesa per la difesa è alla base di tutto ciò che facciamo. Dobbiamo fare di più e dobbiamo farlo più velocemente”.
Spesa
Le cose stanno andando nella giusta direzione, ma avverte il segretario generale: “Non ci stiamo muovendo così velocemente come richiede il mondo pericoloso in cui viviamo”. Molti dei Paesi dell’Alleanza hanno annunciato significativi aumenti della spesa per la difesa dopo l’aggressione di Mosca contro Kiev, “ora questi impegni devono trasformarsi in denaro reale, contratti e attrezzature concrete”. Solo sette Paesi della NATO su 30 hanno raggiunto l’obiettivo di spendere almeno il 2% del PIL per la difesa.