
Una “visita importante per la nostra vittoria”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inteso dare grande valore al suo viaggio a Roma, che nell’incontro con Papa Francesco ha anche messo l’accento sui urgenti “gesti di umanità” per gli innocenti coinvolti e vittime del conflitto scatenato dalle ambizioni della Russia di Putin. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto il collega di Kiev al Quirinale: “È un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente, dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa. Noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente”.
Sostegno
Nel corso del colloquio, durato circa 25 minuti, Mattarella ha confermato “il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine”. Per il presidente della Repubblica: “Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale. La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”. Parole politicamente impegnative, significativamente accolte da Zelensky: “Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi. Abbiamo con l’Italia valori comuni. Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali, ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”.
Verità
Il leader ucraino in esternazioni diffuse via Telegram dal suo staff ha rimarcato: “In questa guerra l’Italia è stata e rimane dalla parte giusta, dalla parte della verità. Sono certo che la società italiana condivide pienamente il nostro atteggiamento, la nostra giusta lotta contro la guerra non provocata della Russia”. Zelensky ha segnalato: “Apprezziamo l’importante assistenza militare che dà al nostro Paese la capacità di resistere all’aggressione russa. La chiave del nostro successo sul campo di battaglia è la ricezione tempestiva dell’assistenza necessaria”. Rilevante anche un ulteriore rafforzamento della pressione internazionale sulla Russia, attraverso nuove sanzioni. Sui possibili percorsi per giungere, Zelensky ha detto di contare “sulla partecipazione dell’Italia al Global Peace Summit, che avrà luogo quest’anno”.
Bambini
Il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia per il suo sostegno al lavoro della Corte penale internazionale e per la partecipazione al Core Group sulla creazione di un Tribunale speciale sull’aggressione contro l’Ucraina e i crimini di guerra. Mattarella e Zelensky hanno concordato sulla attenzione particolare da dare alla questione del rapimento di bambini ucraini da parte della Russia: “Questo deve essere fermato, i bambini tornare a casa e i russi puniti”. Emozione e cordialità nell’incontro in Vaticano tra Francesco e Zelensky. Un lungo faccia a faccia di oltre 40 minuti nell’Auletta dell’Aula Paolo VI. “È un grande onore per me…”, ha detto il presidente stringendo la mano al Pontefice. “La ringrazio per questa visita”, ha replicato il Santo Padre, secondo quanto riferisce Vatican News. Le prime parole dette di persona tra i due dall’inizio del conflitto. “Il Papa – informa una nota vaticana – ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno”. Entrambi gli interlocutori hanno convenuto sulla “necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione”. Il Papa ha sottolineato in particolare l’urgenza di “gesti di umanità nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.