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sabato, 2 Dicembre 2023

“Patata bollente”: per Feltri e Senaldi multa da 16.000 euro, diffamarono la Raggi

Diffamarono Virginia Raggi con un titolo sulla prima pagina di Libero del 2017 che definiva l’allora sindaca pentastellata di Roma “patata bollente”.

La Corte d’Appello di Catania ha condannato i giornalisti Vittorio Feltri e Pietro Senaldi a risarcire rispettivamente con 11 e 5mila euro la pupilla di Beppe Grillo che nel 2021 denunciò per diffamazione editorialista e direttore del quotidiano. La Raggi vinse la causa in Tribunale nel 2021, nei giorni scorsi ha visto riconfermata la sua accusa dalla corte d’Appello sempre del capoluogo etneo. Feltri e Senaldi sostennero che quel catenaccio era una metafora che si riferiva alla situazione confusa e incandescente in Campidoglio nei primi mesi del mandato della Raggi, l’allora prima cittadina parlò di una definizione sessista e i giudici le hanno dato ragione. Nel febbraio 2017, quando uscì quel titolo, Raggi era indagata dalla procura di Roma per presunte irregolarità in alcune nomine della sua amministrazione tra cui quella di Salvatore Romeo a capo della sua segreteria (si ricorda una foto dei due sul tetto del Campidoglio). L’inchiesta su Romeo era stata poi archiviata.

L’ex-sindaca ha commentato la sentenza con un post sul proprio profilo Facebook in cui ha definito la sentenza “una vittoria” non soltanto sua ma “di ogni donna”. Feltri aveva già commentato la condanna in primo grado nel 2021 a modo suo, con un “chi se ne frega, pagherò”.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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