Migranti: tra sbarchi e fughe è emergenza. Conte “Dobbiamo essere inflessibili”

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Malgrado i controlli continuano ad sbarcare a Lampedusa migranti economici dalla Tunisia. E, tra arrivi e fughe, è una vera e propria emergenza alla quale il governo sta cercando di porre rimedio innanzi tutto sotto il profilo sanitario e in funzione anti-Covid predisponendo una nave da crociera – la ‘Azzurra’ della GNV – a bordo della quale i migranti effettueranno la quarantena. La Azzurra è arrivata stamane a Porto Empedocle (Agrigento): iniziati i controlli di sicurezza, si fermerà in rada. Potrà accogliere un migliaio di persone. Intanto solo nelle ultime ore sono sbarcati sull’isola di Lampedusa circa 200 tunisini su diversi barchini, alcuni giunti in porto direttamente, altri rimorchiati dalla Guardia costiera. L’hotspot dell’isola è di nuovo al collasso: ospita 900 migranti quando la sua capienza teorica è di 95. Un via-vai di barchini favorito dalle buone condizioni del mare cui nessuno sembra poter porre rimedio.

E mentre arrivano in duecento, in cinquanta fuggono dalla tensostruttura allestita sulla banchina di Porto Empedocle e predisposta per accogliere i migranti lì trasferiti da Lampedusa. Una decina sono rientrati spontaneamente, gli altri sono ricercati da polizia e carabinieri. Sull’emergenza migranti dalla Tunisia è intervenuto il premier Giuseppe Conte che ha promesso di essere “inflessibile”. “Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e non possiamo permettere che i sacrifici fatti dal Paese per la crisi Covid siano vanificati”, ha detto oggi impegnandosi a intensificare i rimpatri con aerei e navi. “Non si entra in Italia in questo modo e soprattutto in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità internazionale sia esposta ad ulteriori pericoli non controllabili. Ci sono migranti che tentato di sfuggire alla sorveglianza sanitaria: non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo essere duri e inflessibili” ha concluso Conte.

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