
La Crew Dragon è partita per la prima missione nello spazio con gli astronauti della NASA, ma Elon Musk – l’uomo che l’ha resa possibile – è rimasto a casa, causa Covid-19
di Oriana Mariotti
Crew Dragon lancia quattro astronauti in orbita, mentre Musk in quarantena per sospetto Covid, si perde lo spettacolo. Gli astronauti della NASA Michael Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker, e Soichi Noguchi sono partiti domenica per il primo di molti viaggi verso la stazione spaziale ISS. Almeno così spera l’Agenzia spaziale americana che ha riposto tutte le speranze per attività presenti e future nello spazio nella società del multimiliardario, Elon Musk. L’unico dei tre competitor (oltre a Branson e Bezos) per le operazione spaziali ad avere un gancio con la NASA. Il lancio che doveva avvenire sabato è stato rimandato per le avverse condizioni atmosferiche, il che ha causato l’allungamento del viaggio nello spazio che durerà 12 ore. I quattro astronauti dovrebbero arrivare nella giornata di oggi sulla stazione spaziale e rimanere in orbita per i prossimi sei mesi portando a termine diversi esperimenti. La capsula che ospita i quattro astronauti è munita di servizi igienici ed è completamente automatica, l’unica manovra umana sarà quella di attracco alla stazione orbitante. Durante tutto il tragitto la navetta sarà costantemente monitorata da terra dalla SpaceX, che l’ha costruita e dalla NASA nelle basi di Houston (Texas) e Hawthorne (California).
Team
Questo lancio rappresenta la pietra miliare della collaborazione tra la NASA e la SpaceX di Musk, essendo la prima volta che la Crew Dragon parte per rimanere sulla ISS, dopo i test di prova effettuati in maggio con i due piloti NASA Douglas Hurley e Robert Behnken. La missione di domenica non è un test: la SpaceX è stata certificata per il trasporto di passeggeri appena la scorsa settimana. Se tutto andrà bene questo sarà il primo di una serie di viaggi di routine, che permetterà agli Stati Uniti di attivare un team composto da diverse professionalità che avranno il compito di effettuare esperimenti nello spazio. Ad esempio, Walker e Noguchi sono due fisici che insieme agli altri due membri del team Crew-1 faranno esperimenti sulla micro-gravità e sugli effetti che questa dimensione ha sui tessuti del cuore umano. Inoltre i quattro astronauti proveranno a fare crescere delle piantine in orbita per capire se è possibile coltivare materiale organico commestibile.
Costi
Tutto era pronto per il lancio di sabato. Non fosse stato per l’arrivo dell’uragano Eta, la Crew Dragon oggi sarebbe già arrivata sulla stazione spaziale. Ma che si partisse sabato o domenica in ogni caso Elon Musk non sarebbe stato presente, è stato colpito da lievi sintomi di Covid-19. Il magnate co-fondatore di PayPal è l’uomo che ha permesso alla NASA di rimettersi in sella dopo lo stop definitivo dei lanci dello Space Shuttle nel 2011 e la conseguente obbligata collaborazione con la russa Soyuz. Musk aspettava l’evento con trepidazione. Il suo rivale principale, il britannico Richard Branson, ha appena dichiarato di voler essere il primo passeggero-turista con la SpaceShipTwo, realizzata dalla sua compagnia (la Virgin Galactic) previsto nel gennaio 2021. Branson, che ha appena inaugurato il primo viaggio con passeggeri del treno più veloce del mondo – l’Hyperloop – ha ancora bisogno di nuove conferme per giustificare di fronte agli investitori le ingenti per il progetto del missile spaziale a uso turistico. Sull’altro fronte fino all’accordo con SpaceX la NASA ha pagato 3,9 miliardi di dollari alla Russia per mantenere la continua presenza dei suoi uomini sulla ISS. Ora il prezzo per singolo posto sulla capsula di SpaceX non supera i 70 milioni di dollari, un netto risparmio. Queste cifre naturalmente sono in divenire costante a causa delle continue modifiche tecnologiche. Per portare a profitto il progetto, anche la NASA e Musk hanno previsto in un imminente futuro viaggi turistici o di ricerca per enti privati alla cifra forfettaria di 50 milioni di dollari.