
Via libera del Parlamento al Recovery plan italiano (248 miliardi) targato Mario Draghi.
Alla Camera 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti (tra gli astenuti FdI). Mentre a palazzo Madama la risoluzione di maggioranza è passata con 224 voti a favore, 16 contrari e 21 astenuti. Mercoledì, o forse giovedì, ci sarà l’approvazione finale del Piano in Consiglio dei ministri e il 30 aprile sarà inviato a Bruxelles, entro la scadenza prevista dalla Commissione Ue.
Ma la notizia politica di oggi, più che il semaforo verde delle Camere al Recovery Plan, un sì abbastanza scontato e confermato dai numeri, è l’accordo in maggioranza sul coprifuoco e la constatazione che la revisione della contestata misura non è sollecitata solo da Salvini, Meloni e Fi (con più o meno forza) ma anche da Matteo Renzi. A metà maggio – dice un ordine del giorno al Senato votato da tutti i partiti che sostengono il governo, Lega compresa – ci sarà un ‘tagliando’ sulle misure anti-Covid in base all’andamento della curva epidemiologica e ai progressi della campagna vaccinale. Se i dati lo consentiranno il coprifuoco a partire dalle 22 potrebbe essere rivisto o addirittura ‘saltare’. Un odg frutto di una mediazione voluta anche da Draghi per disinnescare l’iniziativa Giorgia Meloni, un odg che chiedeva tout court l’abolizione della contestata misura e che metteva in imbarazzo la Lega.
Salvini ha colto l’occasione per parlare di quell’odg come di una vittoria del centrodestra. La Meloni ha invece rifiutato di modificare il suo odg. Per la leader di FdI “il coprifuoco è una misura illegittima, inutile, devasta le imprese e massacrerà il turismo. Chiediamo che venga abolito e non accetto la riformulazione”. L’Aula poi ha respinto il documento di Fratelli d’Italia con 48 favorevoli, 233 contrari e 8 astenuti. Fi e Lega non hanno votato.
Anche Renzi si è schierato apertamente a favore di una revisione: “E’ ovvio – ha detto il leader di Iv – che vada rivisto il coprifuoco delle 22. Lo sanno tutti e privatamente lo dicono tutti: così non ha senso. Dunque, nei prossimi giorni andrà tolto o l’orario prolungato”. Per l’ex premier poi “regalare questa battaglia a Salvini, a mio giudizio, è un errore politico di quelle forze di maggioranza che, sognando, immaginano un Papeete 2. Pensano, cioè, che – provocandolo sul coprifuoco – Salvini cada nel tranello e reagisca d’impulso, uscendo dalla maggioranza. Ma Salvini non ci pensa neppure, la lezione dell’estate 2019 gli è bastata e avanzata…”.