
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Lo scioglimento anticipato del Parlamento – ha detto Mattarella – è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione”.
Strumenti
Il Capo dello Stato è preoccupato per le sfide a tutti i livelli che la situazione impone. Ha comunque precisato: “Il governo, con lo scioglimento delle Camere, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono” fino all’insediamento “del nuovo governo, che sarà determinato dal voto degli elettori”.
Contributo
Mattarella ha rivolto un preciso invito alle forze politiche: “Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale. E, in particolare, l’inflazione causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, che comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese”. Si tratta di “interventi indispensabili” a cui si affianca la necessità di attuare “nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Per queste ragioni – ha concluso Mattarella – mi auguro che, pur nell’intensa e a volte acuta dialettica della campagna elettorale, vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse superiore dell’Italia”.