Cospito deve restare al 41-bis. Gli anarchici gridano “Assassini”

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(foto Warren Wong su Unsplash)

Alfredo Cospito deve restare in carcere in regime di 41-bis. La Cassazione ha rigettato il ricorso della sua difesa che chiedeva la revoca del carcere duro per il leader anarchico, una misura decisa dal Tribunale di sorveglianza di Roma.

Cospito è in sciopero della fame da quattro mesi ed è attualmente detenuto nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano.

Un gruppo di alcune decine di anarchici che aspettavano il verdetto in piazza Cavour gridando slogan ed esponendo striscioniil verdetto, appresa la notizia, hanno urlato “Assassini!” “Lo stato ammazza un militante anarchico e rivoluzionario”, “State fomentando rivoluzioni”, “Alfredo, viva o muoia, vivrà per sempre”. La decisione è stata presa – e resa nota da uno stringato comunicato – da cinque giudici riuniti in camera d consiglio dalle 10 di stamattina. una decisione a sorpresa contro il parere del procuratore generale Piero Gaeta che invece aveva chiesto il riesame del Tribunale di sorveglianza. La prima sezione della Cassazione ha anche condannato Cospito al pagamento delle spese processuali.

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