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lunedì, 5 Giugno 2023

La ‘rotta turca’: un barcone si spezza davanti Crotone, strage di migranti

Un vecchio barcone, un motopesca carico di più di 200 migranti provenienti dalle coste turche ha fatto naufragio stamane in Calabria, sul litorale di Steccato di Cutro, a una trentina di chilometri da Crotone. Il barcone non ha retto al moto ondoso spezzandosi in due e facendo cadere in mare i migranti a poche centinaia di metri dalla riva.

Una strage: 80 finora i migranti tratti in salvo, ventuno di loro sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone. Gli altri 59 superstiti sono già stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. Anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di tre mesi tra le vittime. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età. Le vittime fino ad ora recuperate sono quasi 60. Tra loro 12 minori e 33 donne. Sembra sia stato fermato il presunto scafista.

Il barcone era partito quattro giorni fa dal porto di Izmir, in Turchia (dai giorni del terremoto che ha colpito Turchia e Siria la ‘rotta turca’ delle migrazioni clandestine si sta sviluppando perchè la vigilanza sulle coste del paese da parte delle autorità di Ankara si è naturalmente allentata). Il barcone era stato avvistato nella serata di ieri a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo dell’agenzia europea Frontex in pattugliamento. Scattato l’allarme, erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare avrebbero tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. È stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l’allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, non è stato possibile fare altro che constatare lo spezzamento del barcone ormai completamente distrutto dalle onde.  

Sono 14.000 i migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno a oggi. Nello stesso periodo del 2022 erano stati 5.345: l’aumento è dunque del 164%. Tre le rotte principali seguite dalle imbarcazioni con migranti: la più frequentata è quella che parte dalla Libia, responsabile nel 2022 di circa la metà degli arrivi complessivi. C’è poi la ‘rotta tunisina’ (un terzo degli arrivi) e, infine, quella proveniente in gran parte dalle coste turche (circa il 20% dei migranti sbarcati). Attraverso quest’ultima viaggiano prevalentemente siriani, iracheni, iraniani, afghani, pakistani, come purtroppo conferma risulta il naufragio di questa notte in Calabria. E nel 2023 sono sbarcati finora mille pakistani e 372 siriani. 

“È indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini” è stato espresso dalla premier Giorgia Meloni. “Il governo – ha aggiunto – è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”. “Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole” ha detto ancora riferendosi agli attacchi mossi dalle opposizioni all’esecutivo e alla sua politica sulle immigrazioni.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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