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sabato, 2 Dicembre 2023

L’abbraccio Conte-Schlein e le “brigate di cittadinanza” suggerite da Grillo

Giuseppe Conte e Elly Schlein si sono abbracciati nel corso di una manifestazione organizzata dai Cinquestelle a Roma contro il governo Meloni e il precariato. Ma ad incendiare la piazza ci ha pensato Beppe Grillo, intervenuto a sorpresa, che a conclusione del raduno non ha esitato tra l’ironico e l’incendiario ad invitare i grillini a mettere il passamontagna e a costituire le “brigate di cittadinanza”… per pulire le aiuole o i tombini. Naturalmente l’evocazione di quel termine, “brigate”, non gli ha risparmiato feroci critiche da tutta la maggioranza.

Un intervento quello dello show-man e co-fondatore del Movimento che ha messo in secondo piano l’abbraccio tra il leader politico dei Cinquestelle e la segretaria del Partito Democratico che si sono detti pronti a lavorare e a dare battaglia, contro il governo naturalmente, su temi comuni, come il precariato e il salario minimo, pur tra mille cautele dettate tanto per cominciare dalla questione Ucraina che vede M5s e Pd su fronti contrapposti, con i dem spaccati e la stessa Schlein ambigua sulla linea da tenere e criticata da una parte del Nazareno.

Nel suo intervento dal palco, dopo aver criticato quella che ha definito “l’orgia celebrativa” per i funerali di Berlusconi, Conte non ha risparmiato siluri contro l’esecutivo: per l’ex-premier Meloni è una “gradassa, che si rimangia le promesse”. Poi l’affondo sull’Ucraina. Si è rivolto alla premier e ha detto (parafrasando lo slogan elettorale del centrodestra): “Ce lo dovevi dire che la formula giusta è… ‘siamo proni’ alle indicazioni di Washington e di Bruxelles, a questa furia bellicista”. Ma la scena sullo stesso palco se la sono presa Grillo e le sue battute utilizzate per ‘svegliare’ i grillini addormentati: “Cominciate a fare le brigate di cittadinanza, mascheratevi col passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, sistemate i marciapiedi, le aiuole, i tombini, senza dare nell’occhio”. Poco prima il comico aveva detto: “Vi ho presi piccolini e ora siete ammucchiati a guardare il leader. Volete il leader? Siate leader di voi stessi”. 

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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