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sabato, 2 Dicembre 2023

Scuola, il caso delle minigonne (e dei prof presunti voyeur…)

Forse non se ne sentiva il bisogno in giorni in cui l’attenzione è e doveva essere concentrata sulla riapertura delle scuole in periodo di pandemia ma poichè non ci facciamo mancare niente, eccolo là, a Roma è scoppiato il caso delle minigonne in classe e dei prof ai quali, secondo una vicepreside, “potrebbe cadere l’occhio”. Dove? Ma sulle gambe di studentesse non decorosamente coperte, ovvio. E’ successo al liceo Socrate e la vicenda è rimbalzata sul web con centinaia di commenti. Un caso su cui è intervenuta la ministra Azzolina che ha chiesto un “approfondimento” tramite l’Ufficio scolastico provinciale. Su che cosa? Sull’invito che una vicepreside avrebbe rivolto alle studentesse a non indossare abiti succinti perchè le gonne troppo corte – specie in classi dove i banchi monoposto non sono ancora arrivati – attirerebbero gli sguardi dei professori e dei compagni ai quali appunto “cadrebbe l’occhio”.

Un richiamo o anche solo un invito che non è piaciuto alle alunne che oggi si sono presentate in massa indossando la gonna ed hanno anche affisso – e si sono fatte fotografare accanto ad essi – cartelli di denuncia contro il “sessismo”. Quell’accenno ai prof presunti voyeur non è piaciuto alla presidente dell’associazione nazionale presidi Antonella Giannelli, la quale, come riporta l’Ansa, contesta l’ipotesi di prof guardoni, un’ipotesi definita “deprecabile” e parla della vicenda definendola un “incidente comunicativo”. “E’ ovvio che le studentesse e gli studenti debbano frequentare le lezioni con un abbigliamento decoroso, in segno di rispetto verso l’Istituzione che la scuola rappresenta e verso sé stessi. Non è però condivisibile – dice Giannelli – che la motivazione posta alla base di tale doverosa condotta faccia riferimento a un ipotetico e deprecabile voyeurismo dei docenti (uomini) che, peraltro, svolgono un importante ruolo educativo”.

“Si deve evitare – spiega il dirigente sindacale – che, a causa di un evidente e marginale incidente comunicativo, la categoria dei docenti sia percepita dall’opinione pubblica in maniera distorta e degradata e che il liceo Socrate venga erroneamente rappresentato come presidio di una cultura oscurantista. L’episodio dimostra, una volta di più, quanto sia fondamentale utilizzare le parole correttamente e consapevolmente”. “La corretta comunicazione a scuola è fondamentale. Suggerire a studentesse e studenti, ma anche agli insegnanti, un abbigliamento adatto al luogo e conforme a codici di comportamento condivisi è assolutamente legittimo. Viceversa è sbagliato chiedere a delle studentesse di non indossare una minigonna perché altrimenti ai professori può cadere l’occhio” commenta Vittoria Casa (M5s), membro della Commissione Cultura di Montecitorio. (foto dal web, Twitter)

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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