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sabato, 10 Giugno 2023

Pubblico e privato, Draghi accelera: al lavoro tutti col Green Pass

Nel pubblico e nel privato gli italiani andranno tutti al lavoro col green pass.

Ci si aspetta che la misura fortemente voluta da Mario Draghi, cioè l’obbligo per tutti, entri in vigore da metà ottobre. Questo sembra essere infatti l’intendimento del governo che dovrebbe varare domani un apposito decreto in Consiglio dei ministri, una riunione preceduta di qualche ora da una ‘cabina di regia’ destinata a affrontare, discutere e prevedibilmente superare la contrarietà di Salvini – anche se non tutta la Lega la pensa come il suo leader – ad un provvedimento sostenuto invece dagli altri partiti della maggioranza, in particolare da Pd, M5s e Fi.

La notizia dell’accelerazione imposta da Draghi è stata in qualche modo anticipata dal governo ai sindacati che sono stati ricevuti stasera a palazzo Chigi. Rispetto all’estensione generalizzata del green pass, sostanzialmente accettato da Cgil-Cisl e Uil, i sindacati hanno messo sul tavolo la loro richiesta di tamponi gratis per tutti i lavoratori fino alla fine dell’anno. Ma il governo su questo si è riservato di decidere. “Sicuramente ci sarà un’estensione dell’utilizzo del green pass. Sulle modalità e i tempi discuteremo nelle prossime ore” ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Secondo Orlando, è necessario “calmierare i prezzi dei tamponi” ma “non è giusto che la fiscalità generale intervenga a cancellare un costo che deriva da una scelta”.

Draghi dunque va avanti determinato sulla via dell’estensione dell’obbligo del certificato verde anche se Salvini, ancora stamane, frenava. “Ho parlato questa mattina con il ministro Giorgetti: al momento non esiste un progetto definito sull’estensione del Green Pass” ha dichiarato il leader della Lega. “La posizione della Lega è chiara – ha aggiunto – siamo per la difesa della salute dei cittadini, anche sui luoghi di lavoro. Ma non si può pensare di estendere l’obbligo del green pass a 60 milioni di italiani”.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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