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lunedì, 5 Giugno 2023

Zelensky, referendum su un eventuale accordo con Putin

Se ci sarà un accordo tra Ucraina e Russia per far terminare la guerra quest’eventuale intesa “dovrà essere sottoposta a referendum”.

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a media internazionali. Zelensky, che domattina alle 11 parlerà a deputati e senatori italiani collegato online con Montecitorio (tra qualche polemica e diverse assenze, soprattutto tra gli ex-M5s di Alternativa), ha spiegato che l’eventuale accordo con Vladimir Putin dovrebbe essere sottoposto al voto popolare, in particolare nella parte che riguarderebbe le garanzie di sicurezza chieste da Kiev e lo status delle autoproclamate repubbliche del Donbass e della Crimea, annessa da Mosca nel 2014.

Garanzie di sicurezza che Zelensly vorrebbe arrivassero, se non dalla Nato nel suo complesso, “troppo timida per paura di Putin”, da alcuni paesi dell’Alleanza atlantica disposti invece a sottoscriverle. Comunque Kiev non può accettare alcun ultimatum da Mosca: nessun compromesso sull’integrità territoriale e sulla sovranità dell’Ucraina. “Dovemmo prima essere distrutti per soddisfare i loro ultimatum” ha aggiunto il leader ucraino sostenendo che questi si concretizzerebbero nella richiesta di consegnare ai russi Kiev, Kharkiv e Mariupol. Ma “nè la popolazione di quelle città nè io come presidente possiamo farlo”. “La Nato non concede l’adesione all’Ucraina poiché i membri dell’Alleanza hanno paura della Russia – ha osservato Zelensky – va bene, allora dateci altre garanzie di sicurezza. Ci sono membri della Nato che vogliono essere garanti della nostra sicurezza, che, purtroppo, non possono darci l’adesione alla Nato al 100%, ma sono pronti a fare le cose che l’Alleanza dovrebbe fare se fossimo membri dell’Alleanza. E penso che sia un normale compromesso”.

Sul piano diplomatico, da Washington il presidente Usa Joe Biden ha parlato per un’ora della crisi ucraina collegato in videoconferenza con Macron, Scholz, Draghi e Johnson in vista del vertice Nato in programma a Bruxelles nel fine settimana al quale il capo della Casa Bianca ha deciso di partecipare. Nella conversazione con i quattro leader europei anche lo stato delle relazioni – pessime – tra Washington e Mosca che oggi ha convocato l’ambasciatore Usa nella capitale russa per comunicargli tutta l’ira dello zar del Cremlino per come è stato apostrofato da Biden (“criminale di guerra”): relazioni a rischio, dicono a Mosca.

Sul terreno, nel ventiseiesimo giorno di guerra, Mosca si è difesa dall’accusa di aver cannoneggiato un importante centro commerciale a Kiev e di aver provocato con il suo attacco otto morti e diversi feriti. I russi non negano di aver distrutto il centro commerciale ma sostengono che all’interno ci fosse un deposito di armi.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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