M5s: lasciano anche Crippa e D’Incà. Grillo contro gli zombie, “Stringiamoci a coorte”

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M5s leader
(foto it.wikipedia.org)

“Stringiamoci a coorte” contro gli zombie, scrive Beppe Grillo sul suo blog.

Il co-fondatore del Movimento torna a farsi vivo per invitare i grillini nella tempesta a non mollare prendendo a prestito le parole dell’Inno di Mameli. “L’Italia ci sta chiamando, vinceremo” dice l’ex-comico mentre non si arresta l’esodo di quanti lasciano il Movimento accusato di aver provocato la caduta del governo Draghi.

Dopo l’addio di Di Maio seguito da una sessantina di parlamentari oggi hanno lasciato “con decisione sofferta” anche il capogruppo alla Camera Davide Crippa e il ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Incà. Altri due ‘big’ (probabilmente pronti a correre con liste collegate ai Dem): secondo loro la mossa di Giuseppe Conte è stata “incomprensibile e irresponsabile” e quindi non condivisibile. E non è detto che sia finita qui. Il clima all’interno del M5s è tesissimo e sono forti le polemiche dopo l’ultimo terremoto: quello per il ‘no’ alla deroga al tetto dei due mandati, sostenuto con forza dal co-fondatore e alla fine, ma solo alla fine, accettato da Conte. Una decisione che falcidia il gotha degli Movimento – una novantina – e manda in pensione (politica) anticipata personaggi del calibro di Roberto Fico, Paola Taverna, l’ex-reggente Vito Crimi, Roberta Lombardi, Alfonso Bonafede – che ha introdotto Conte nel Movimento – Fabiana Dadone, Riccardo Fraccaro, Carlo Sibilia, Stefano Buffagni, Danilo Toninelli. Nessuno di questi potrà essere ricandidato.

Nella tempesta grillina il post dell’ex-comico contro gli zombie “di cui Roma è schiava”. “Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perché abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità è spiazzante per gli zombie” scrive Grillo. Che prosegue così: “Compiangiamo chi di noi è caduto e non ha resistito al contagio. Ma soprattutto ringraziamo chi di noi ha combattuto e combatte ancora. Per alcuni è il tempo di farlo con la forza della precarietà, perché solo così potremo vincere contro gli zombie, di cui Roma è schiava. Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino! Stringiamoci a coorte! L’Italia ci sta chiamando”.

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