Un Trump a picco nei sondaggi – che danno l’attuale inquilino della Casa Bianca ben 10 punti dietro il suo rivale l’ex-vicepresidente Joe Biden – punta tutto sull’economia “che torna a ruggire” per risalire la china e anche per smentire chi lo immagina riflettere su un suo ritiro, voci raccolte anche dalla ‘sua’ Fox News. Ecco dunque il presidente, alla vigilia dell’Independence Day, sottolineare con entusiasmo i dati sui nuovi posti di lavoro che hanno “frantumato” le attese.
Lo fa nella speranza di far dimenticare agli elettori Usa la negativa gestione del Covid-19 (solo oggi 52.000 nuovi casi, le vittime ormai sono 135.000) e la sua controversa reazione alle proteste per l’uccisione di George Floyd. “E’ il più grande aumento mensile di posti di lavoro nella storia del nostro Paese”, ha detto con enfasi Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca snocciolando i dati: 4,8 milioni di nuovi posti di lavoro a giugno, quando gli analisti se ne aspettavano 3,2 milioni. Un ottimo risultato che fa calare la disoccupazione all’11,1%. E un brodino ricostituente per un Trump in crisi che insiste: “la fiducia dei consumatori e’ aumentata di 12 punti da aprile. Sono numeri spettacolari”. Insomma Trump guarda avanti, non molla e immagina un 2021 “incredibile”. “L’economia sta tornando a ruggire, il mercato azionario sta andando estremamente bene”, e “il prossimo anno – conclude – sara’ un anno storico, incredibile per i posti di lavoro e la crescita”.