Il presidente della Camera Roberto Fico ‘esploratore’ per verificare se un governo imperniato sulla maggioranza del Conte 2 – composta a partire dai gruppi che lo sostenevano ma eventualmente rinforzata – sia in grado di affrontare le tre emergenze che attanagliano il paese: sanitaria, economica e sociale. All’Italia “serve subito un governo”, ha detto il capo dello stato Sergio Mattarella annunciando, alla fine della terza giornata di consultazioni al Quirinale, di voler assumere una “iniziativa immediata”. La convocazione in serata – ha spiegato subito dopo il portavoce del Quirinale, Giovanni Grasso – del presidente della Camera al quale Mattarella intende affidare un incarico esplorativo per “verificare” se un eventuale Conte 3 sia in grado di raccogliere in Parlamento una maggioranza non precaria come quella dell’esecutivo dimissionario e all’altezza delle sfide in corso.
Nell’ultima tornata di incontri al Colle il centrodestra unito (13 i componenti le delegazioni dei quattro partiti) ha chiesto il voto e quindi ha suggerito a Mattarella, come soluzione della crisi, lo scioglimento delle Camere. Salvini ha parlato a nome di Lega, Fi e Fdi ed ha pronunciato un ‘no’ netto al Conte 3 e alla maggioranza che lo ha sostenuto ma ha anche offerto una sia pur minima apertura alle eventuali diverse decisioni che il capo dello stato dovesse assumere (governo istituzionale?). Dopo il centrodestra i Cinquestelle: il capo politico M5s Vito Crimi ha aperto alla riproposizione della ‘vecchia’ maggioranza, quindi compresa Itala Viva, verso la quale i Cinquestelle non pongono alcun veto (quello che aveva chiesto ieri Matteo Renzi) e ha riproposto con forza il nome di Giuseppe Conte per guidare il nuovo esecutivo.