Colpo di scena. Dopo tante chiacchiere con conseguente elenchi sui giornali dei parlamentari che non avrebbero preso la pensione con la fine anticipata della legislatura arriva la svolta di Camera e Senato. Basterà versare i contributi mancanti ai quattro anni e sei mesi e un giorno, ed il vitalizio è assicurato. La svolta è stata dettata dai regolamenti interni dei due rami del Parlamento. Quindi viene spazzata via all’improvviso la grande paura di rimanere, sopratutto per i peones di prima legislatura senza un euro. Anche se per maturare la pensione sara’ necessario rispettare i limiti di età stabiliti dalla legge. Se hai insomma trent’anni la pensione la prenderai quando la legge lo prevede. Per molti è la fine di un incubo, se non altro è stata cancellata una delle ragioni che spingeva alla non elezione di Draghi al Quirinale, nella convinzione eh ciò portasse la fine anticipata della legislatura.
che ciò portasse ad una fine anticipata della legislatura.