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sabato, 10 Giugno 2023

Stiamo tornando nell’emergenza. Limiti ai no vax. Pronto un decreto, attenti al “metodo Ambrogio”

Siamo ripiombati nell’emergenza per la pandemia. Il governo sta preparando un decreto. Più restrizioni nella vita sociale e la durata del Green pass sarà ridotta a nove mesi. Il bollettino di oggi è impietoso, oltre 10mila nuovi casi e 48 morti, con il tasso di positività che sfiora il 2% . In Germania c’è un “grande focaloio nazionale”, la Baviera chiusa per tre settimane. In Austria hanno fatto di più e per primi, vaccino obbligatorio da febbraio e lockdown per tuti da lunedì. Molti sono convinti che l’unica strada possibile per tenere a freno il virus, che intanto continua a moltiplicarsi con diverse varianti, sia proprio l’obbligo di vaccino. Anche se questo rimane l’estremo rimedio, per ora le regole che saranno introdotte sono più blande. Sarà un bene? O arriveremo troppo tardi? Perché una minoranza debba mettere a repentaglio la vita di milioni di persone rimane un mistero. Una cosa potrebbero fare i cittadini coscienziosi, mettere al bando anche se amici i no vax, Isolarli. E se inviti qualcuno o se vai con qualcuno a cena dovrebbe essere esibito il Green pass. Solo con la solidarietà si può uscire da un incubo da fantascienza, dove la pandemia dilaga in modo inarrestabile. Riduzione della validità del Green pass a 9 mesi e regole più severe per chi decide di non vaccinarsi. Questo stabilisce il decreto che introdurrà anche l’obbligo di richiamo per il personale sanitario. Il ministro della Salute Speranza ha spiegato che “la situazione sta peggiorando, non si può restare fermi”. E di fronte a questo quadro “e’ inevitabile che i non vaccinati paghino di più di chi ha invece scelto di immunizzarsi”. Per non passare un Natale “terribile”, serviranno forse anche più misure stringenti. Il Quirinale può aspettare i tempi della politica, anche se un’accelerazione, come spiega Paolo Mieli sul Corriere citando Sant’ Ambrogio, non sarebbe male. Ma con il metodo Ambrogio ma si concilia la pandemia. Il virus non aspetta.

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