Brutto momento politico per Matteo Salvini. Anche se è vero che senza il suo sofferto sì non ci sarebbe il Mattarella-bis. Il suo girare a vuoto affaticandosi a giocare a palla con la testa di alcuni aspiranti al Quirinale, talvolta inconsapevoli, lo ha reso il colpevole tra i colpevoli. Inoltre gli si addebita di avere frantumato il centrodestra. Ma perché il centrodestra esisteva nella realtà prima di questa elezione per il Quirinale? Se ci fosse stato le cose sarebbe andate diversamente. Anche il centrosinistra appare più come la raffigurazione di uno spirito che come entità politica organizzata. Ora il leader della Lega prova a reagire: ”Urge riflettere”. Più spazio a Giorgetti e all’ascolto dei territori, che poi sono le richieste della base leghista. Al quartier generale del Carroccio aspettano i sondaggi per mettere a punto una strategia per il futuro. L’incubo è che la Meloni prenda il volo, perché dalla maggioranza del popolo di centrodestra quello del Mattarella-bis appare come una sconfitta con una nuova vittoria della sinistra. I veleni su Salvini si susseguono, quello di pugile suonato è tra i meno pesanti visto che c’è anche chi gli da’ in modo più o meno velato del drogato. Il tutto nasce da un articolo uscito sul Riformista nel quale si legge: ”Due colonelli della fronda leghista, seduti in attesa sui divanetti rossi del transatlantico di Montecitorio, svelenano tra loro commenti pesanti sulle frequenti necessità del segretario di assentarsi un attimo, giusto un attimo, per poi tornare rinfrancato e pimpante”. Un’allusione che il segretario della Lega e non solo lui, traduce con un ”Salvini si droga”, e lo fa andare su tutte le furie, con tanto di minaccia di querele. Poi la precisazione del direttore del Riformista, Sansonetti: “Non abbiamo scritto che Salvini si droga, cosa che per altro escludo, non lo abbiamo scritto, quindi penso che si sia trattato di un malinteso”.