M5s senza pace. Mentre lo scontro al vertice tra Conte e Di Maio diventa ogni giorno più acceso con scambi al vetriolo tra i due (“Di Maio non cerchi di logorarmi” l’ultima uscita del presidente Cinquestelle), per il leader grillino già alle prese con venti di scissione arrivano brutte notizie dal Tribunale civile di Napoli. Il Tribunale campano – in via cautelare e in sede di reclamo – ha infatti sospeso l’efficacia di due modifiche allo statuto votate dal M5s nell’agosto 2021 e ha quindi ‘congelato’ la nomina di Conte alla leadership del Movimento. La decisione del Tribunale dopo il ricorso di un gruppo di attivisti grillini. La situazione già difficile nel M5s potrebbe complicarsi ulteriormente ma Conte non teme delegittimazioni e il Movimento in una nota dice che tutto si risolverà facendo votare di nuovo gli iscritti. I provvedimenti sarebbero stati sospesi infatti dal Tribunale e solo in via cautelare per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale”, tra cui l’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. “La mia leadership nel Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori. Quindi – dice l’ex-premier che ha incontrato Vito Crimi, l’ex-capo politico reggente dei Cinquestelle – è un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate. E lo dico consapevole di essere anche un avvocato”.
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