“Oggi il male più grande della Chiesa è la mondanità spirituale. E’ questa deviazione che fa crescere il clericalismo, e il clericalismo porta a posizioni ideologicamente rigide, e dietro ogni rigidità c’è la turpitudine”.
E’ il momento-clou dell’intervista di Fabio Fazio a papa Francesco collegato con lo studio di Che Tempo Che Fa da casa Santa Marta in Vaticano, uno scoop in piena regola e un fatto mediaticamente eccezionale. Un’ora di domande e risposte con un pontefice in gran forma, naturalissimo, e un Fabio Fazio visibilmente emozionato che interroga papa Bergoglio sui temi più caldi, dall’immigrazione alle guerre, dallo sfruttamento della madre Terra alla deforestazione, dalla plastica in mare ai rapporti tra genitori e figli, dai mali della Chiesa – l’attacco duro al clericalismo – fino ai quesiti personali come i gusti musicali dell’illustre intervistato (“I classici, ma anche il tango mi piace tanto” ha risposto il papa argentino con un sorriso).
Una parte importante dell’intervista ha riguardato il tema dell’immigrazione e quello delle guerre, la distruzione causata dalle guerre, che sono “un controsenso della creazione”, e il peso delle guerre e di ogni guerra nella gerarchia dei fatti che sembrano contare (“con le spese di un anno di guerra si potrebbe dar da mangiare a tutti i bambini del mondo”), quando invece il migrante che chiede aiuto e affoga nel Mediterraneo diventato un cimitero è relegato sempre in seconda posizione. Ma gli uomini – l’opinione di papa Francesco – vedono le testimonianze e i video dei “lager” nel Nordafrica, video “che esistono” e che basta cercarli presso le fonti giuste, girano la testa dall’altra parte. “Vedono ma non toccano”, che è l’unico modo per portare l’informazione dagli occhi al cuore e per aiutare l’altro, “quella che io chiamo la psicologia dell’indifferenza”.
Un comportamento egoista figlio di una falsa, presunta superiorità. “Un uomo può guardare un altro uomo dall’alto in basso solo quando lo aiuta a rialzarsi. A rischio anche di cadere. Gli sguardi di dominazione non vanno bene” ha detto il pontefice ribadendo con l’occasione un concetto più volte espresso nei suoi discorsi, contro il parlar male degli altri, le chiacchiere, e l’attenzione che bisogna mettere nelle parole perchè tutto comincia da lì: “Il chiacchiericcio distrugge. Lì incominciano le guerre e le divisioni”. A proposito di guerre e atrocità Fazio si è spinto fino a formulare una domanda alla quale perfino il papa ha ammesso di non saper rispondere: perchè soffrono i bambini? “Perchè soffrono i bambini? Non so rispondere, eppure ho fede. L’unica risposta che mi sento di dare è ‘soffrire insieme ai bambini'”. (foto da gazzettadelsud.it)