Nelle ore in cui Putin minaccia l’uso dell’atomica e anche i politici italiani indicati a torto o a ragione per essere suoi amici lo criticano o ne prendono nettamente le distanze – vedi Salvini, ad esempio, cui la guerra in Ucraina ha fatto cambiare idea – l’ambasciata russa in Italia pubblica provocatoriamente su Twitter, sul suo account ufficiale, una gallery di foto dello zar del Cremlino con praticamente tutti o quasi i leader del Belpaese.
Tanto per sottolineare l’incoerenza, secondo la rappresentanza diplomatica di Mosca, di chi oggi attacca il presidente russo ma ieri faceva la fila per stringergli la mano… E una didascalia dal tono ironico infatti recita: “Dalla storia recente delle relazioni russo-italiane. Ne abbiamo da ricordare”.
Sono tutti incontri istituzionali. La prima foto del 2019 immortala Putin con Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. In una foto del 2013 poi c’è Enrico Letta, il segretario del Pd che, secondo Salvini, durante il suo periodo a palazzo Chigi, “ha fatto con Putin 28 accordi commerciali baciandolo e abbracciandolo”. Non poteva mancare un Silvio Berlusconi, seduto vicino al leader russo. E ancora foto di Putin con Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano. Altri sorrisi e strette di mano con Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Massimo D’Alema. Chissà perchè – ma forse è comprensibile – l’ambasciatore Razov posta anche una foto di Mario Draghi. Non con Putin ma con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: è una foto ufficiale che li ritrae nell’agosto del 2021 nel corso di un incontro sulla drammatica situazione in Afghanistan, quando gli americani lasciarono il paese. E allora?