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venerdì, 31 Marzo 2023

Ruby ter, Berlusconi assolto “Il fatto non sussiste”. Guai finiti per il Cav, sì a meno che…

Dopo appena due ore di camera di consiglio arriva la decisione della settima sezione del Tribunale di Milano, Berlusconi assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo Ruby ter, la ragazza marocchina, diciassettenne all’epoca dei fatti e ora trentenne, accusata a sua volta anche lei di corruzione oltre che di falsa testimonianza. Assolta anche lei. Con loro il proscioglimento è arrivato per tutte le ragazze ospiti delle cene ad Arcore.

Motivazioni. Le ragazze imputate, sentite nei due precedenti processi (anche loro conclusi con l’assoluzione del Cav) “non potevano legittimamente rivestire l’ufficio di pubblico testimone” perché avrebbero dovute essere indagate già all’epoca e sentite come testi, assistite da avvocati. I verbali raccolti come testimoni sono stati quindi giudicati inutilizzabili nel procedimento. Questo incide, secondo il Tribunale, sulla stessa possibilità di configurare la falsa testimonianza, sia la corruzione in atti giudiziari.

MARINA BERLUSCONI. Soddisfatta per l’assoluzione del padre, ma non nasconde “l’amarezza per anni di accanimento giudiziario. 86 processi e 4000 udienze. Un record che non verrà mai eguagliato”.

ORA LA PARTITA È CHIUSA, MA… Dopo quasi trent’anni dall’inizio dell’offensiva giudiziaria la partita appare definitivamente chiusa. Anche perché ad 86 anni Berlusconi non è più quel tanto temuto personaggio che osò sfidare tutti con la sua Forza Italia, che sconfisse alle elezioni la “gioiosa macchina da guerra” di Achille Occhetto che doveva portare gli ex comunisti al governo dopo Tangentopoli. Ora rimane comunque quel centrodestra che seppure a componenti invertite sta sbaragliano tutte le elezioni. Unico sospetto degli amici del Cav, cosa potrebbero inventarsi? C’è l’indagine della procura di Firenze che lo potrebbe inquisire addirittura per mafia, come mandante delle stragi. Fantagiustizia? L’ipotesi appare così surreale che sono in pochi a crederci. Se poi gli arrivassero delle accuse il Cav sarebbe pronto a ripercorrere tutto il cammino della mafia e dei suoi rapporti con la politica. A partire da quella pagina mai chiarita della prima grande strage del bandito Giuliano a Portella della Ginestra in Sicilia. Dove il suo luogotenente Pisciotta avanzo’ gravi accuse nei confronti dell’allora Dc e dei suoi uomini più potenti in Sicilia.

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