
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato il cosiddetto decreto Milleproroghe, accompagnandolo però con osservazioni sulle norme sulle concessioni balneari. “Ho il dovere di porre in evidenza come varie nuove disposizioni introdotte in sede parlamentare non corrispondano ai principi e alle norme costituzionali in materia”, scrive il Capo dello Stato in una lettera indirizzata ai presidenti di Senato e Camera e alla premier Meloni.
Delicatezza
Mattarella, tuttavia, “consapevole della delicatezza” di un possibile rinvio alle Camere del provvedimento, ha “ritenuto di promulgare la legge di conversione” del decreto. “Nel rimettermi alle determinazioni che il Parlamento e il governo intenderanno assumere a questo riguardo – afferma Mattarella -, mi limito a osservare come sia ormai evidente il carattere frammentario, confuso e precario della normativa prodotta attraverso gli emendamenti ai decreti-legge e come questa produca difficoltà interpretative e applicative. Tutto ciò acuisce i problemi e allunga i tempi dell’attività dell’amministrazione, disorientando amministratori, cittadini e imprese”.
Demaniali
In particolare, le norme in materia di proroghe delle concessioni demaniali, “oltre a contrastare con definitive sentenze del Consiglio di Stato, sono difformi dal diritto dell’Unione europea, anche in considerazione degli impegni in termini di apertura al mercato assunti dall’Italia nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR). L’incertezza del quadro normativo così determinatosi, rende “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento. Sarà infatti necessario assicurare l’applicazione delle regole della concorrenza e la tutela dei diritti di tutti gli imprenditori coinvolti, in conformità con il diritto dell’Unione”.
Dialogo
Il Capo dello Stato rimarca più in generale, come nel corso dell’esame parlamentare dei decreti-legge emerga “assai di frequente la tendenza a soddisfare esigenze normative eterogenee rispetto al contenuto originario. Ho apprezzato – segnala Matatrella – l’iniziativa che il presidente del Consiglio ha di recente assunto, in dialogo con i presidenti delle Camere, sottolineando l’abuso della decretazione d’urgenza”. Così come “la circostanza che i decreti-legge siano da tempo divenuti lo strumento di gran lunga prevalente attraverso il quale i governi esercitano l’iniziativa legislativa. Rispetto a questa iniziativa, auspico piena collaborazione istituzionale e invito tutte le forze politiche a valutarla con senso di responsabilità”.