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sabato, 2 Dicembre 2023

Inclusione: Catania, accordo tra coop Afrisicilia e CRAL dipendenti ST Microelectronics. Convenzione per commercializzare ortaggi a ‘Km 0’ prodotti dai migranti

L’inclusione può diventare un fatto concreto anche grazie ad accordi virtuosi di natura economica. Gli ortaggi a chilometro zero della cooperativa di migranti Afrisicilia saranno prossimamente sulle tavole di 5mila soci del CRAL ST Etna Valley, dipendenti della ST Microelettronics di Catania. Una scelta responsabile, che apre anche nuove prospettive di legalità per superare il fenomeno del caporalato.

Sinergie

Afrisicilia – segnala I Press – è impegnata da alcuni mesi nell’area etnea nella produzione e nella commercializzazione di prodotti agricoli. I migranti che l’hanno costituita stanno compiendo i primi passi costruendo sinergie sul territorio. “Cerchiamo di organizzare attività sostenibili e soprattutto locali – spiega Davide Gangi, presidente del CRAL -. Afrisicilia ha la sua sede proprio di fronte alla ST Microelectronics e quando ci hanno proposto di supportare il loro percorso di contrasto al lavoro nero e di riscatto dallo sfruttamento, siamo stati felici di compiere una scelta responsabile. Abbiamo stipulato una convenzione, con l’obiettivo di sostenere le loro attività, promuovendo tra i lavoratori l’acquisto degli ortaggi raccolti ogni giorno a pochi passi dallo stabilimento». Gli ortaggi stagionali saranno venduti a un prezzo equo, potranno essere ordinati e poi consegnati ogni giorno a chilometro zero.

Prospettive

I migranti vivono in cohousing e lavorano nei campi messi a disposizione dall’Istituto scolastico Fermi Eredia di Catania. Diao Diallo, presidente di Afrisicilia, rileva: “Questo primo accordo apre nuove importanti prospettive. Faremo del nostro meglio per proseguire questo percorso di autonomia e di legalità, quando proponiamo i nostri ortaggi proviamo a diventare parte integrante della comunità e dell’economia locale. I lavoratori del CRAL sono tanti e lavorano qui vicino a noi. Stiamo già cogliendo per loro lattuga romana, sedano, cipolle, fave, cavolo cappuccio, finocchi e bietola rosa”. Afrisicilia nasce da un percorso formativo coordinato dal Centro per l’Istruzione degli Adulti CPIA Catania 2 in partenariato con l’Istituto Fermi Eredia, il Consiglio Italiano per i Rifugiati e il Centro Orizzonte Lavoro.

Startup

Con la creazione della startup i hanno potuto far propri i diritti del lavoro che fino a poco tempo erano loro negati. Inoltre hanno acquisito le tecniche agrarie e le normative del settore ortofrutticolo, superando tutti gli adempimenti burocratici per poter giungere alla vendita gli ortaggi. Lavorano mezzo ettaro di orto, in precedenza incolto, situato tra il litorale della Plaia e la zona industriale di Catania. La farm è in via di sviluppo. Prossimamente saranno recuperate delle serre, che al momento versano in stato di abbandono. Verranno presto seminate nuove produzioni tipiche dei Paesi d’origine dei lavoratori. Come l’okra o gombo, un vegetale coltivato in zone tropicali e subtropicali di Africa e Asia, che si può cucinare un po’ come se si trattasse di fagiolini o di zucchine.

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