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venerdì, 22 Settembre 2023

Addio a Silvio: per Putin “un vero amico”. Mattarella, “un grande leader”, per Renzi “un fuoriclasse”

Cordoglio quasi unanime in Italia e nel mondo per la morte di Silvio Berlusconi, 86 anni, ex-premier (il più longevo dell’Italia repubblicana, è rimasto a palazzo Chigi più a lungo di Andreotti) e fondatore di Forza Italia e di Mediaset, avvenuta stamane al San Raffaele di Milano. Niente camera ardente ad Arcore, dove la salma è stata trasferita. Funerali di stato mercoledì alle 15 nel Duomo di Milano, giornata di lutto nazionale.

La scomparsa dell’uomo tra i più amati e nello stesso tempo più odiati dagli italiani è diventata la breaking news su tutte le tv e i media del mondo. Dal Papa a Putin, a Macron, Scholz, agli altri leader Ue, da Mattarella alla Meloni, da tutte le istituzioni e dai leader di tutti i partiti una pioggia di messaggi di condoglianze per l’indiscusso protagonista della politica degli ultimi trent’anni, cioè dalla sua discesa in campo nel 1994 per contrastare e poi sconfiggere la ‘gioiosa macchina da guerra’ di Achille Occhetto. Un uomo, per dirla con il Fatto che certo non gli era amico, che “per 17 anni è stato al centro indiscusso della politica del Belpaese e per altri 12 ha fatto del tutto per continuare ad esserlo, fra processi, scandali e polemiche”, come quella – tra le tante – sulle ‘olgettine’ o su Ruby rubacuori, spacciata per la nipote di Mubarak.

Comunque “un grande leader politico” per Sergio Mattarella. “Protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra repubblica incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”. Dal Gemelli dove è ancora ricoverato il cordoglio di Papa Francesco che ha espresso “sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”. “Sua Santità – sottolinea il telegramma di Bergoglio – invoca dal Signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita. Mi unisco al cordoglio con un fervido ricordo nella preghiera”.

Da Mosca il commosso ricordo del suo grande amico Vladimir Putin che parla di “una grande perdita per la politica mondiale”. “Per me Silvio è stata una persona cara e un vero amico” ha scritto il presidente russo in un messaggio a Mattarella.

Da Palazzo Chigi in un video messaggio le parole della premier Giorgia Meloni: “Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”.

Per Matteo Renzi “Berlusconi era un fuoriclasse”. Mutuando una definizione pronunciata da uno dei più cari amici del fondatore di Fi, Fedele Confalonieri (“Berlusconi? Un fuoriclasse, come Pelè: fin dall’esordio si capiva di che pasta era fatto”) l’ex-premier e leader di Italia Viva, rifiutandosi di rispondere ad una domanda del Tg5 su cosa potrebbe succedere ora in Forza Italia, ha reso omaggio all’avversario politico “che – ha detto – è stato tanto amato quanto odiato dagli italiani” e sul quale proprio per gli amori e gli odi che ha scatenato “non ci potrà mai essere una pacificazione nazionale”.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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