“Non potevamo fallire” ha detto Giuseppe Conte in Senato per illustrare i risultati del vertice Ue sul Recovery Fund che ha assegnato 209 miliardi all’Italia. Il premier è stato salutato con calore dagli applausi della maggioranza ed ha incassato anche i complimenti di Matteo Renzi che lo ha invitato ora a fare scelte coraggiose “o altrimenti – ha ammonito l’ex-premier – saremo portati via dall’onda delle aspettative che abbiamo creato”. Conte ha insistito soprattutto su un aspetto: il risultato, il buon risultato del compromesso finale non è (solo) una sua vittoria: “Non appartiene ai singoli, neppure a chi vi parla, al governo o alle forze di maggioranza, appartiene all’Italia intera”. E nel suo intervento non ha risparmiato apprezzamenti anche per l’opposizione.
“Desidero ringraziare – ha detto il premier – tutti i ministri che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, una menzione particolare al ministro Amendola che era con me a Bruxelles. E mi sento davvero di ringraziare tutte le forze di maggioranza: avete sostenuto in modo compatto il governo. Però permettetemi di ringraziare l’opposizione che pur nella diversità delle differenze ha capito l’interesse nazionale. La classe politica italiana nel suo complesso ha dato prova di grande maturità. Ringrazio poi tutti i cittadini italiani”. “L’Europa ha fatto bene a differenza del 2012, lei è stato bravo e noi gliene diamo atto e se questa è la strada noi saremo al suo fianco e di chi sceglierà sempre l’Europa” ha detto Renzi al premier sottolineando però che ora il governo non ha più alibi e che “non c’è stato in 30 anni un governo con queste risorse a disposizione e non ce ne sarà uno nei prossimi 30 anni”.
E Conte per Renzi ha fatto bene ad auspicare il coinvolgimento delle opposizioni: “Abbiamo uno spazio politico pazzesco, è lo spazio della politica” ha concluso invitando il governo ad utilizzare i 37 miliardi del Mes. Contestazioni invece durante l’intervento di Matteo Salvini che ritiene l’accordo raggiunto a Bruxelles sul Recovery Fund “una super-fregatura”. Noi abbiamo ascoltato in religioso silenzio – ha detto il leader della Lega rivolto ai contestatori – ora lasciate parlare chi è maggioranza nel Paese . Noi parliamo a nome della maggioranza degli italiani. Presidente Conte lei ha dato le patenti di opposizione brava o cattiva, ma se qualcuno contesta qualcosa non lo fa perché è cattivo ma perché non abbiamo le fette di salame sugli occhi…”.