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sabato, 10 Giugno 2023

Boom di contagi. Conte, non manderò la polizia nelle case ma ci vuole prudenza…

Boom di contagi da coronavirus: nelle ultime 24 ore sono stati 5.901 contro i 4.619 del giorno precedente, con un numero dei tamponi pari a 112.000, cioè 27.000 più di lunedì. In aumento il numero delle vittime, 41 contro 39, ma quello che preoccupa di più è l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva: 62 pazienti in più in rianimazione per un totale di 452. Dati che certificano come anche l’Italia, pur se in misura meno grave rispetto ad altri paesi europei come Francia, Spagna, Belgio, Olanda e Gran Bretagna, sia ormai investita dalla seconda ondata della pandemia.

Il Covid-19 sta costringendo altri paesi ad annunciare nuovi lockdown, noi non siamo ancora in quelle condizioni ma occorre prudenza: “Non si può abbassare la guardia” ha detto Giuseppe Conte oggi illustrando le nuove restrizioni contenute nell’ultimo dpcm firmato nella notte. E soffermandosi anche su quelle che più hanno suscitato polemiche (e ondate di ironia sui social) come le “raccomandazioni” e gli inviti alla prudenza sulle cene a casa (“Non più di sei ospiti”…). Per il premier le misure del nuovo Dpcm ci consentiranno di affrontare questa nuova fase della pandemia: “La curva epidemiologica sta risalendo. L’Italia è in condizione migliore di altri Paesi ma non si può permettere nessuna distrazione. Non possiamo abbassare il livello di attenzione”.

Misure che comporteranno “ulteriori sacrifici”, ha aggiunto, ma ci consentiranno di affrontare la nuova fase e soprattutto di evitare di far piombare l’Italia in un lockdown generalizzato. Quanto alle cene in casa, dal momento che il 77% dei nuovi focolai dell’infezione si sviluppa in ambito familiare, Conte ha dovuto precisare: “Non manderemo certo le forze di polizia nelle abitazioni private a controllare” ma – ha spiegato – “dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire questa fase considerando il fatto che l’evoluzione peggiore dei contagi si verifica nelle relazioni familiari e amicali”.

Quindi la raccomandazione (“raccomandazione” che ha avuto la meglio sulla “prescrizione” alla quale pure qualcuno pensava stanotte a palazzo Chigi nella discussione sui contenuti del nuovo dpcm):”Dobbiamo indossare mascherine – ha detto il premier – se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti non più di sei e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose”.

Gianfranco Eminente
Gianfranco Eminente
Cronista prima di tutto. Ha iniziato il praticantato ed è diventato giornalista professionista lavorando per 'Il Giornale d'Italia' nel 1974. E' passato poi all'Agenzia Italia ricoprendo vari incarichi: inviato speciale, capo degli Esteri e del servizio Diplomatico, anche quirinalista e dal 1989, a Montecitorio, redattore capo e responsabile del servizio Politico di questa primaria agenzia di stampa nazionale. Nel 2001 è stato nominato vice-Direttore vicario sempre all'Agi, incarico che ha mantenuto fino al 2009. Giornalista parlamentare.

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