Un discorso breve, appena 14 minuti, ma estremamente chiaro ed incisivo. Un invito a vaccinarsi, quasi un dovere sociale “io lo farò pensa possibile” ed un altro perentorio a trasformare la paura in “energia necessaria” per la ripartenza. Quanto al Recovery serve “concretezza”. Sottolinea anche “questo è il mio ultimo anno da presidente e lo dedicherò alla ripartenza”. Parole indirette per rispondere alle sirene di una sua ricandidatura. Sicuramente sincere anche se per il Quirinale si decide sempre negli ultimi giorni, a volte minuti. Mai è stato eletto un Presidente che partiva da lontano. Esempi più illustri Fanfani e Andreotti. Il Capo dello Stato ovviamente non entra direttamente nel merito della contesa in corso nella maggioranza e soprattutto del braccio di ferro che vede opposti Conte e Renzi. Ma sempre indirettamente sembra appoggiare in pieno l’operato di Conte. “Si poteva fare meglio?Probabilmente sì. Ma non vanno dimenticate le cose positive”. Si tratta di in invito alla maggioranza giallo-rossa a concentrarsi sulle cose che contano. “Governate!” il suo incitamento, fate le riforme. Basta con i personalismi “. Di più “ è tempo di costruttori (vocabolo forse usato appositamente in contrapposizione con quello di rottamatore. Una forte bacchettata a Renzi. Anche rafforzata dal proseguo del suo ragionamento: “Non sono ammesse distrazioni. Non si deve perdere tempo. Non viviamo in una parentesi della storia. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi per una stagione nuova”. Ancora” Non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire vantaggi di parte”. Questo il cuore politico del messaggio del Presidente.