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sabato, 10 Giugno 2023

M.O. Gli Usa colpiscono basi milizie filo-Iran al confine tra Iraq e Siria

Gli Stati Uniti hanno colpito basi delle milizie filo-iraniane nella regione di confine tra Iraq e Siria. Gli attacchi aerei sono stati confermati dal Pentagono. L’azione militare in risposta agli attacchi dei droni contro le forze statunitensi in Iraq. Centrati “impianti operativi e depositi di armi. La decisione del presidente, Joe Biden, per “proteggere il personale statunitense” schierato nell’area. Almeno 5 miliziani sarebbero rimasti uccisi. Si tratta della seconda serie di attacchi, dopo quelli autorizzati a febbraio dalla Casa Bianca.

Deterrente

Gli Stati Uniti, informa il Pentagono, hanno adottato “azioni necessarie, appropriate e progettate per limitare il rischio di escalation, ma anche per inviare un messaggio deterrente chiaro e inequivocabile”. Gli “attacchi aerei difensivi di precisione” hanno colpito due obiettivi delle milizie in ​Siria e uno in Iraq. Le strutture erano utilizzate da miliziani sostenuti dall’Iran, appartenenti ai gruppo paramilitare sciiti iracheni Kataib Hezbollah e Kataib Sayyid al-Shuhada. Dal 2009 gli Stati Uniti hanno indicato Kataib Hezbollah come organizzazione terroristica.

ISIS

Dall’inizio dell’anno sono stati più di 40 gli attacchi contro gli interessi statunitensi in Iraq. Nel paese si trovano circa 2.500 soldati USA, nel quadro della coalizione internazionale che combatte l’ISIS. L’influenza di Teheran sugli affari interni dell’Iraq è cresciuta costantemente. Dopo l’era Trump, l’Iran sta cercando di riattivare l’accordo nucleare del 2015. Nonostante la non chiusura di Biden gli ayatollah stanno perseverando nelle azioni di escalation, che potrebbero portare alla realizzazione di una bomba nucleare.

Curdi

A livello internazionale esiste una comune volontà di contrastare le attività destabilizzanti dell’Iran nell’area mediorientale. Teheran dà appoggio militare e logistico alle milizie e ai gruppi terroristici sciiti presenti non soltanto in Iraq, ma anche in Siria e in Libano. A più riprese i miliziani sciiti hanno anche attaccato obiettivi nelle regioni del nord dell’Iraq e della Siria settentrionale controllate dai Curdi, da sempre in prima fila contro l’ISIS, ma che hanno un sostegno ondivago da parte di Washington.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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