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sabato, 2 Dicembre 2023

Covid, la variante Delta arriva in Cina. Focolaio all’aeroporto di Nanchino, oltre 170 casi

Massima allerta Covid a Nanchino, capitale della provincia di Jiangsu, nella Cina orientale. Dal 20 luglio all’aeroporto internazionale della megalopoli, con una popolazione di oltre 9,3 milioni di abitanti, è arrivata la variante Delta. Quel giorno nove addetti alle pulizie dell’aeroporto internazionale di Nanjing Lukou sono stati trovati positivi durante un test di routine. Rapidamente nuove infezioni si sono diffuse tra tassisti e personale e studenti universitari. Le autorità sanitarie hanno già segnalato 173 casi, dei quali sette con sintomi gravi.

Campagna

Per arginare la diffusione del virus, è stata lanciata una campagna di massa di test diagnostici sugli acidi nucleici. In una sola giornata un team medico di 6.900 operatori, coadiuvato da volontari per organizzare in modo sicuro ed efficiente i test, hanno esaminato più di 1,9 milioni di residenti nel distretto dell’aeroporto. Nanchino è una città molto rilevante nel contesto della storia e della cultura nazionale della della Cina, di cui fu anche capitale. Situata sul Fiume Azzurro, è un importante centro universitario e di ricerca. È il secondo polo commerciale della Cina orientale dopo Shanghai ed è anche seconda tra le “città con il maggior sviluppo sostenibile” in Cina. “Siamo sempre pronti. Ho dormito solo tre ore per aiutare a completare i test”, ha detto all’agenzia Xinhua il medico Li Jie. “Finché tutti sono uniti, ce la faremo. Sono molto ottimista”.

Laboratori

In pochi giorni a Nanchino sono sorti nuovi laboratori avanzati di test COVID-19, inclusi sei in strutture gonfiabili. Possono esaminare fino a 1,8 milioni di persone ogni giorno. A sostegno adottate misure di sicurezza, come la chiusura di cinema e palestre. Tutti coloro che intendano lasciare la città dovranno avere un certificato di test anti-Covid negativo. Sulla scia dei casi di Nanchino sono stati segnalati contagi in altre parti della Cina. Si tratta di persone che avevano transitato nell’aeroporto-focolaio. Segnalazioni vengono dalle province di Guangdong, Sichuan e Liaoning. Due casi confermati a Pechino di persone entrate in contatto con viaggiatori passati dall’aeroporto di Nanchino.

Futuro

“Anche coloro che sono stati vaccinati possono essere infettati”, precisa il virologo Zhang Wenhong. Ma il numero di infezioni “sarebbe molto più alto, se non ci fosse un numero già alto di quanti hanno ricevuto la vaccinazione“. Nanchino è uno stress test per il paese e “impone una maggiore riflessione sulla futura prevenzione dell’epidemia. Questo è un virus con il quale dobbiamo imparare a convivere. L’epidemia a Nanchino ha consolidato l’ipotesi che ci saranno sempre rischi di infezioni in futuro. Abbiamo ingaggiato la lotta contro il virus e troveremo sicuramente una formula vincente in futuro”.

Alessandro Cavaglià
Alessandro Cavaglià
Giornalista parlamentare, classe 1956. Già vice caporedattore AGI, responsabile pro tempore delle redazioni Politico-parlamentare, Interni-Cronaca e della Rete speciale per Medio Oriente e Africa. Ha lavorato ad AdnKronos e collaborato con La Stampa e Il Mondo. Laureato in Lettere-Storia moderna all'Università La Sapienza di Roma

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