Il 2022 sarà l’anno dell’elezione del Presidente della Repubblica Italiana ma anche l’anno delle elezioni presidenziali francesi. E curiosamente in Francia la rete dei social media sta diventando il nuovo campo di battaglia per tutti i candidati. Vestito con giacca e cravatta, il presidente Emmanuel Macron aveva pubblicato il suo primo video TikTok nel luglio 2020. Dai giardini dell’Eliseo, si era congratulato con gli studenti delle scuole superiori che avevano appena ricevuto i risultati dell’esame di maturità. E i suoi oppositori lo avevo prontamente seguito, ma con poco successo. E oggi?
Giovani
Un’impennata nell’utilizzo di TikTok nel 2020 ha spinto la piattaforma a diventare una delle app più popolari in Francia in un lasso di tempo straordinariamente breve. Cinque anni dopo il suo lancio nel 2017, TikTok ha ora più di 6 milioni di visitatori al giorno in Francia. Tutti brevi video che mirano a ‘ispirare creatività e gioia’ secondo il mantra della società cinese. Video clip di balli, acrobazie e umorismo, audio musicali inclusi e altro ancora sono onnipresenti e coinvolgono un pubblico sempre più ampio di giovani. Considerando che il il 75% degli utenti francesi di età inferiore ai 24 anni, secondo le statistiche nazionali.
Candidati
Un terzo degli utenti di TikTok in Francia potrebbe essere sotto l’età per votare. Ma “ciò significa che due terzi possono votare, e sono ancora milioni di persone”, ha detto a FRANCE 24 Paul Smith, professore associato di politica francese all’Università di Nottingham. E ha aggiunto: “Saranno elezioni molto serrate e la presenza sui social media è assolutamente vitale”. Insieme all’esponente di sinistra Jean-Luc Mélenchon (in calo) a sfidare Emmanuel Macron, i candidati confermati sarebbero Valérie Pécresse (candidato di destra per Les Républicains), Eric Zemmour (candidato di estrema destra, indipendente). Ma anche Marine le Pen (candidato di estrema destra per Le Rassemblement National), Yannick Jadot (candidato per Europe Ecologie Les Verts) e la socialista Anne Hidalgo, già sindaca di Parigi. Tutti iscritti a TikTok almeno dallo scorso anno.
Elezioni
Il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia si svolgerà il 10 aprile 2022. In caso di ballottaggio – ipotesi molto verosimile – tra i due più votati, le urne riapriranno dopo due settimane, il 24 aprile. Il sistema di voto in Francia per l’elezione del Presidente della Repubblica è molto simile alla legge elettorale in vigore da noi per le elezioni amministrative. Ma Oltralpe finora nessuno è ancora riuscito a superare il 50% dei voti al primo turno. Il ballottaggio quindi appare inevitabile. Nel 2017 furono in ben undici a correre per l’Eliseo. Un così folto numero di candidati porta inevitabilmente a una frammentazione dell’elettorato. Cosa che ci si aspetterebbe anche quest’anno.
Voti
Motivare i giovani elettori sulla piattaforma non è scontato, ma anche un piccolo numero di voti in questa fase potrebbe fare una differenza significativa. I sondaggi hanno ampiamente previsto che Macron vincerà il primo round, ma la competizione per il secondo posto è agguerrita. I giovani elettori sono tradizionalmente fedeli alla sinistra. Ma i sondaggi degli ultimi anni stanno mostrando uno spostamento a destra. Nel 2022, ha affermato Smith, “l’elettorato giovane potrebbe in effetti essere più aperto ai cambiamenti di opinione rispetto agli elettori più anziani”. Di tutti i candidati, Macron ha la maggiore portata su TikTok, con 2,8 milioni di follower e oltre 18 milioni di ‘like’ per i suoi post. Fin dal suo primo video del 2017, si è sforzato di presentare un’immagine più adatta a un pubblico più giovane, cambiando anche il suo out fit. E’ passato dal cappotto abbottonato alle polo e alla telecamera del cellulare pronta per i selfie.
Like
Anche il suo gabinetto dei Ministri è in linea con la moda di TikTok. Il suo ministro dei Trasporti Jean-Baptiste Djebbari (15,4 ‘like’ in totale) è diventato una star inaspettata sulla piattaforma grazie alla sua capacità di mescolare umorismo e tendenze giovani con gli annunci sui trasporti. Allo stesso modo, Mélenchon (9,6 milioni di ‘like’) ha continuato ad adottare il tono disinvolto della app, alternando la pubblicazione di discorsi politici e video per colpire umoristicamente i suoi rivali. I video di You Tube sono stati molto presenti nella campagna elettorale di Mélenchon del 2017. In uno di questi è apparso in un incontro in cui era contemporaneamente presente in varie città di tutta la Francia. Sotto forma di un ologramma.
Competitors
Zemmour e Le Pen hanno moltiplicato i loro follower a un ritmo altrettanto rapido dall’autunno 2021, sebbene il loro numero complessivo rimanga nell’ordine delle poche centinaia di migliaia. Zemmour ha adottato un approccio sparso, pubblicando oltre 100 video in stili diversi. Ma piuttosto che un contenuto apertamente politico, il suo post di gran lunga più popolare (con 5,4 milioni di visualizzazioni) è una clip di 14 secondi che lo riprende in una pista da bowling, durante uno sciopero. La Le Pen ha pubblicato solo 13 video fino all’ottobre 2021. Il suo video più popolare (con 4 milioni di visualizzazioni) mostra uno dei suoi gatti nascosto in un albero di Natale. Ma chi è che non ha mai pubblicato un TikTok anche sono per curiosità? Sopratutto se parliamo di personaggi pubblici, vediamo che ormai sono tutti presenti sui media. Da Twitter a tutte le altre app. E’ un modo semplice e veloce di arrivare al pubblico dei giovani ma anche dei meno giovani. E funziona. Perciò vediamo come andrà a finire.