Salvini dice che la soluzione è vicina. Ma quale? Il leader della Lega pensa ancora alla spallata con la presentazione domani mattina alla quarta votazione (che ha avrà il quorum della maggioranza assoluta, cioè 505 voti), della presentazione della presidente del Senato, Elisabetta Casellati?
Quello che Salvini non può fare è spaccare la sua maggioranza, lasciando sola la Meloni, ed accordandosi con Letta magari su Casini. La Meloni, almeno alla stato attuale, non lo vuole. Per Salvini rompere il cdx nel momento in cui ne sta diventando il primo protagonista, visto il passo indietro di Berlusconi, non avrebbe senso.
Semmai se la candidatura della Casellati dovesse essere bocciata dall’aula sarebbe meglio un Mattarella bis, che lascerebbe lo status quo, sostanzialmente senza vinti né vincitori. Però anche questa strada appare difficile, e potrebbe essere solo l’ultima spiaggia.
Quella che non è mai veramente tramontata è la candidatura di Draghi, che potrebbe essere chiamato a gran voce per evitare il disastro con i partiti arrivati davanti ad un baratro. Se andrà al Quirinale un governo si può presto fare od anche mantenere l’attuale governo con un diverso premier.
La Meloni non ha mai posto veti su Draghi, potrebbe votarlo anche Fratelli d’Italia non rompendo il centrodestra anche se con obiettivi diversi. Lei si sa preferisce le elezioni anticipate, Salvini no. Ma se Draghi dovesse andare al Quirinale i passaggi successivi si vedranno.